Don Orione, figlio della Chiesa: un nuovo studio storico di Don Aurelio Fusi
La casa Editrice Rubettino ha pubblicato un nuovo volume dedicato a Don Orione. L’autore del libro è Don Aurelio Fusi, direttore provinciale fino allo scorso mese di giugno ed ora direttore del Centro Don Orione di Bergamo.
Il volume si intitola “Don Orione, la Sede apostolica e i vescovi d’Italia. Dagli scritti e dalle testimonianze sul fondatore e la Piccola Opera della Divina Provvidenza.”
Il testo fornisce un’ampia descrizione della Chiesa di fine Ottocento e inizio Novecento, attraverso la storia dei rapporti che Don Orione intrecciò con importanti figure del tempo, Vescovi e Papi.
Di seguito, la presentazione del volume scritta da Riccardo Brambilla.
Mentre la collaborazione con i Papi (da Leone XIII a Pio XII) è nota da tempo per gli studi apparsi in diversi volumi e nella rivista Messaggi di Don Orione, ancora non era stato chiarito in modo sistematico il legame di Don Orione con i dicasteri romani e con i vescovi della Penisola.
Dal volume emerge la struttura della Chiesa nazionale di quegli anni, fragile per certi aspetti (l’unità d’Italia era recentissima con la scomparsa dello Stato Pontificio) eppure tanto dinamica sotto l’impulso dell’enciclica Rerum novarum.
Don Orione in quel contesto è presente come sacerdote zelante ed intelligente, capace di rispondere concretamente alle problematiche del suo tempo, come la Questione romana e il modernismo.
Viene confermato ciò che Giovanni Paolo II ha detto in occasione della sua beatificazione: “Egli fu certamente una delle personalità più eminenti del secolo scorso per la sua fede cristiana apertamente professata e per la sua carità eroicamente vissuta”.
In altre parole, Don Orione ha collaborato a far nascere una Chiesa sempre più vicina alla gente, con la creazione di associazioni, scuole professionali, colonie agricole, strutture caritative dove accogliere gli ultimi della società.
Il volume è il frutto di una ricerca che ha impegnato l’autore per anni. Oltre agli scritti del fondatore, Don Aurelio Fusi ha esaminato centinaia di cartelle dell’Archivio generale per conoscere i vescovi che hanno scritto a Don Orione e il contenuto della loro corrispondenza.
Come in una caccia al tesoro, sono emerse pagine preziose che evidenziano la stima verso il fondatore. Ovviamente non sono mancate difficoltà e incomprensioni.
Alcune espressioni di Don Orione nei confronti del Papa e dei vescovi possono sembrare eccessive, comprensibili in un momento di esaltazione, non in un atteggiamento sereno e calmo dello spirito. Ma non è così. Possiamo dire che siamo di fronte ad una vera passione, quasi ad una santa pazzia, totalmente cosciente, razionalmente intesa e voluta come tale.
Le pagine del volume sottolineano come Don Orione sia stato un vero figlio della Chiesa a cui ha guardato non in ottica speculativa, ma con lo sguardo dell’apostolo instancabile. E i vescovi, quasi intuitivamente, hanno colto questo aspetto del suo cuore e a lui sono ricorsi per mille necessità, specie quando vi erano sacerdoti da aiutare perché caduti nel baratro del vizio o dell’immoralità.
“Anche oggi – scrive nella prefazione il cardinale Bassetti – l’aiuto ai sacerdoti è fondamentale. Forse non è un caso che vicini al 150° anniversario della nascita di Don Orione, anche con l’aiuto del volume, si rifletta su questa urgenza che, fatta propria dagli orionini, potrebbe diventare una luce nuova tra le tante che caratterizzano il loro apostolato”.
Mentre mi complimento con l’autore per la sua ricerca, invito a leggere il volume per cogliere nuove sfumature della poliedrica personalità del santo dei poveri.