L’viv – Una visita speciale al cantiere della Chiesa della Divina Provvidenza
Giovedì 24 giugno 2021, il signor Claude Wild, Ambasciatore della Svizzera in Ucraina, si è recato a L’viv per visitare il monastero orionino e il cantiere dove è in costruzione la chiesa della Divina Provvidenza, progettata dall’architetto svizzero Mario Botta.
L’ambasciatore, accompagnato dalla moglie e da alcuni collaboratori, ha avuto modo di constatare l’avanzamento dei lavori, apprezzando la struttura, ancora grezza, ma che rivela già le linee caratteristiche dell’architettura di Botta: forme geometriche semplici e primarie combinate per ottenere un preciso ordine simmetrico, e soprattutto lo studio della luce, generatrice dello spazio, che fluisce zenitale dalle dieci aperture sommitali a raggiera.
Sono soprattutto questi “fiumi” di luce che affascinano il visitatore e che hanno impressionato anche l’ambasciatore. Egli ha voluto sottolineare il significato di questo edificio, che “porta l’Ucraina verso l’Europa, dove è già collocata geograficamente e culturalmente, anche se non ancora dal punto di vista politico“. Ha sottolineato che Kiev è molto più vicina a Berna, di quanto non lo siano altre capitali europee, aggiungendo che parlerà di questo progetto al Presidente della Repubblica Ucraina, Volodymyr Zelenskyj, che sa essere alla ricerca di occasioni e opportunità per orientare la nazione verso l’integrazione alla Unione Europea.
Oltre al monastero, sempre realizzato dall’architetto svizzero, il signor Wild ha incontrato anche i giovani animatori dell’oratorio, impegnati nell’organizzazione del Grest, e la comunità dei disabili che lo hanno accolto con il consueto calore, la loro contagiosa simpatia e la tipica semplicità orionina, che annulla le barriere e apre magicamente i cuori.
Ha stretto le mani a tutti ed è riuscito a comunicare subito anche con quelli che non parlano: potenza della sintonia umana che non ha bisogno di parole per creare amicizia e sintonia.