PNRR – Un primo bilancio delle proposte per la non autosufficienza
Cristiano Gori, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento e Network Non Autosufficienza, ha pubblicato sulla rivista I Luoghi della Cura un primo bilancio sulle proposte contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Gori analizza le novità contenute nel Piano appena presentato in Parlamento, confrontandole con gli obiettivi della proposta elaborata dal network per la Non Autosufficienza.
Obiettivo I: Avviare la riforma. Il PNRR prevede la realizzazione della riforma nazionale dell’assistenza agli anziani non autosufficienti: si indica che la riforma dovrà essere ultimata entro la fine della legislatura e l’Unione Europea vigilerà sulle scadenze indicate nel PNRR. Inoltre la Ragioneria Generale dello Stato ha approvato un impegno di riforma che comporta un incremento di spesa, creando condizioni piuttosto favorevoli all’avvio alla riforma.
Obiettivo II: Introdurre un primo pacchetto d’interventi. Sono stati incrementati i fondi per l’assistenza domiciliare, per la riconvesione delle RSA in appartamenti protetti. Rispetto alla precedente versione del PNRR, è cambiato l’approccio: si cerca l’integrazione tra sanità e sociale, con il coordinamento tra ciò che è di competenza dei Ministeri della Salute (assistenza domiciliare) e del Welfare (riconversione RSA).
Obiettivo III: Promuovere la collaborazione tra i due Ministeri coinvolti. “I passi in avanti nella collaborazione tra i due Ministeri interessati costituiscono un altro aspetto positivo. Il punto critico, invece, riguarda il primo pacchetto d’interventi che – seppur rafforzato – è ancora inadeguato” scrive Gori.
Ora, secondo Gori, è importante mantenere alta l’attenzione politica sul tema della fragilità, non sprecare i due anni che ci separano dall’effettiva realizzazione della riforma e alimentare la collaborazione tra i due Ministeri interessati, tra i vari soggetti sociali e tra questi e il Governo.
La proposta di inserire nel PNRR la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti