Milano – Notizie dal Piccolo Cottolengo
Don Pierangelo Ondei, direttore del Piccolo Cottolengo milanese di Don Orione, ha scritto una nuova lettera a familiari e collaboratori.
Cari amici, è il primo contatto che ho con voi nel nuovo anno, quindi voglio iniziare con un augurio di bene per tutte le vostre famiglie. La speranza è quella di poterci lasciare alle spalle un 2020 che sarà ricordato come uno degli anni più bui della storia recente. So che molti di voi attendono notizie sulla situazione attuale al Piccolo Cottolengo.
Incomincio con i numeri relativi al Covid-19.
Vi confermo la presenza del virus al padiglione del Don Sterpi che non era stato toccato nel corso della prima ondata. Purtroppo in questo ultimo mese abbiamo dovuto registrare la perdita di 7 cari nostri ospiti che, oltre all’età avanzata, erano affetti da altre patologie pregresse. Su di loro il Covid ha avuto esiti nefasti nonostante tutte le nostre cure.
La buona notizia è che i risultati degli ultimi tamponi effettuati, giunti proprio oggi, ci dicono che si sono negativizzati 14 ospiti. Per cui il numero dei positivi si è ridotto a 20. Un paio risiedono al 2° piano, mentre gli altri 18 sono stati concentrati al 3° piano, in un’area appositamente dedicata. Al 4° piano non ci sono più persone affette da Covid.
Anche tutti gli altri nuclei RSA (anziani), RSD (disabili) e Riabilitazione sono fortunatamente liberi dal virus. Per i reparti RSA si possono riprendere le visite parentali a partire da lunedì, attenendosi alle modalità che già conoscete. Per la RSD proseguono gli incontri mai interrotti.
Veniamo ora all’altro argomento che ci sta tanto a cuore, quello del vaccino.
Tutti siamo al corrente della priorità data al personale socio-sanitario e agli ospiti delle RSA. L’abbiamo sempre giudicata un’ottima notizia, ma oggi dobbiamo fare i conti con la realtà che non corrisponde esattamente agli annunci.
Gli organismi regionali competenti per la distribuzione, da noi sollecitati quotidianamente, ci rispondono che i vaccini scarseggiano e non sanno dirci quando saranno disponibili, deludendo così le nostre aspettative.Fino ad oggi abbiamo potuto vaccinare solo 54 ospiti dei nuclei RSA e 38 operatori di quei nuclei.
Un’altra notizia poco confortante è che tra le priorità di vaccinazione della Regione Lombardia non sono inserite le RSD e gli anziani accolti in Riabilitazione. Quindi ci troviamo in questa assurda situazione di dover mendicare i vaccini per la sola RSA, senza peraltro venire soddisfatti.
Se queste sono le pecche della macchina organizzativa pubblica, noi dobbiamo fare tutto quanto ci compete per essere pronti alla somministrazione del vaccino appena avremo a disposizione le dosi richieste. Per questo voglio sollecitare i familiari che non lo hanno ancora fatto a sottoscrivere e inviare il consenso per la vaccinazione. Chiedo questo anche ai familiari dei nostri ospiti dei nuclei RSD e della Riabilitazione, in modo da avere tutto l’occorrente per procedere appena possibile.
La speranza è di giungere in tempi brevi alla somministrazione del vaccino a tutti gli ospiti ed operatori dell’Istituto. Solo allora potremo dire di aver iniziato la lenta uscita dal tunnel oscuro della pandemia.
A tutti voi i miei cordali saluti.
Don Pierangelo Ondei, Direttore