Milano – Notizie dal Piccolo Cottolengo
Don Pierangelo Ondei, direttore del Piccolo Cottolengo Milanese di Don Orione, ha diffuso una nuova lettera per aggiornare amici e parenti sulla situazione dei diversi reparti.
Le notizie non sono buone, Milano sappiamo dai giornali vive giorni difficili, ma Don Pierangelo invita tutti a non perdere la speranza di riuscire a uscire da questo momento di prova.
Cari amici, vi scrivo di nuovo per fornirvi alcuni aggiornamenti, attesi da parte vostra e doverosi da parte mia.
Purtroppo i timori che avevamo si sono rivelati fondati. Quello che succede nel paese, e a Milano in particolare, influisce pesantemente anche sulle residenze socio-sanitarie come la nostra, che solo apparentemente sono isolate. In realtà al Piccolo Cottolengo abbiamo circa 350 operatori che si alternano per svolgere servizi indispensabili. Basta qualche caso, come è avvenuto, di persone asintomatiche per produrre situazioni di rischio che non vengono neutralizzate neppure dalle rigide procedure di sicurezza che stiamo applicando.
Al momento in cui vi scrivo permane una situazione delicata al 4° piano del Don Sterpi. Nell’ultima settimana abbiamo avuto tre decessi collegabili al COVID-19 (due dei quali in ospedale). Anche se gli ospiti erano di età avanzata e particolarmente fragili, la loro perdita è stata motivo di sofferenza. Un altro ospite è da qualche giorno curato in ospedale. Nel nucleo ci sono attualmente ancora 16 persone positive, di cui 3 paucisintomatiche e 13 asintomatiche, ma anche queste ultime bisognose di grande attenzione per la loro situazione di fragilità.
Gli altri due piani del Don Sterpi permangono puliti.
In questi giorni purtroppo abbiamo dovuto registrare tre casi di positività anche al reparto Suor Barbara 2. Inoltre due ospiti del nucleo presentano alcune linee di febbre. In questi casi procediamo al tampone nasofaringeo per verificare se i sintomi siano riconducibili alla presenza del virus.
Un’ulteriore e recente difficoltà è quella di ottenere un numero di tamponi adeguato al bisogno, conseguenza della aumentata richiesta su tutto il territorio nazionale.
Anche in qualche nucleo RSD (Disabili), che nei mesi estivi avevano goduto di una incoraggiante tranquillità, ora ci troviamo a dover affrontare casi di positività. Cinque ospiti del Bassetti 2 risultano aver contratto il virus. Una positività si è verificata pure al Don Masiero. Per altri due ospiti di questo nucleo cha hanno presentato dei rialzi di temperatura, siamo in attesa dell’esito dei tamponi. Data questa situazione, si sta procedendo ad una riorganizzazione interna delle camere nei nuclei Don Masiero/Bassetti 2, cercando di creare una “zona Covid” nel nucleo Don Masiero per poter meglio organizzare l’assistenza.
Naturalmente i familiari degli ospiti risultati positivi sono già stati tempestivamente informati dai nostri medici.
Come potete arguire da queste notizie, la situazione non è preoccupante come nei mesi di marzo ed aprile, ma non è neppure tranquilla come avremmo sperato avendo agito sempre con tanta prudenza e mettendo in atto ogni possibile azione preventiva.
Un altro grave problema che inizia a manifestarsi e che temiamo si acuirà nei prossimi giorni è quello legato al personale. Vari operatori sono risultati positivi asintomatici e quindi usufruiscono di un periodo di malattia. Altri sono a casa in isolamento fiduciario perché, pur non avendo riscontro di un tampone positivo, sono stati in stretto contatto con persone positive al COVID-19.
Il moltiplicarsi delle assenze si fa sentire.
Voglio ringraziare tutti, operatori sanitari, assistenti, educatori, fisioterapisti, animatori che devono lavorare in questo periodo critico in condizioni particolarmente stressanti, per fare in modo che ai nostri ospiti non manchi l’assistenza necessaria.
Cari amici, anche se le notizie che vi ho dato non vanno nella direzione di un miglioramento, vi invito a non perdere la fiducia di riuscire a superare questo tempo di prova. Usciremo dalla nebbia e allora la luce del sole ci sembrerà ancora più luminosa.
Ma questo è ancora il tempo della pazienza, della resistenza, della responsabilità.
A tutti voi un cordiale saluto ed un augurio di ogni bene.
Don Pierangelo Ondei, Direttore