XXVIII Domenica del Tempo Ordinario – Invitati da Dio al banchetto nuziale
Nel brano di oggi leggeremo la parabola del banchetto nuziale, presente solo nel Vangelo di Matteo e Luca.
Nella Bibbia l’immagine del banchetto di nozze è usata per parlare del Regno di Dio.
Nel racconto, nonostante l’invito sia ripetuto più volte, gli invitati rifiutano di partecipare al banchetto. Ma il re non si scoraggia e continua a insistere affinché la sala sia piena: non importa che gli invitati siano buoni o cattivi, tutti possono partecipare al banchetto.
Chi sono quelli che rifiutano? e chi sono quelli che accettano?
Secondo un’interpretazione, Gesù racconta questa parabola in risposta alle polemiche per la sua frequentazione con pubblicani, prostitute e peccatori, che al contrario dei farisei hanno risposto all’appello di Dio rivolto loro da Gesù.
Un’altra ipotesi sostiene che si faccia riferimento alle prime comunità cristiane: Israele rifiuta il Vengelo, i pagani invece lo accolgono.
Il tema è quello del rifiuto e di conseguenza del giudizio: il re entra e si accorge che uno degli invitati non ha la veste nuziale. Come mai il re prima insiste per avere dei commensali e poi butta fuori uno di essi? Matteo vuole sottolineare che il giudizio severo riguarda tutti, i primi invitati che hanno rifiutato l’invito e anche i secondi, che avendo accettato l’invito, potrebbero illudersi di essere a posto.
Essere entrati al banchetto non basta, bisogna avere la veste nuziale: bisogna essere vigilanti, in ordine, occorre un’adesione autentica al Vangelo.