Rapporto 2020 sulla povertà ed esclusione sociale
La Caritas Italiana ha pubblicato il rapporto intitolato “Gli anticorpi della solidarietà”. Il documento è stato reso pubblico lo scorso 17 ottobre, Giornata mondiale di contrasto alla povertà.
Il rapporto fotografa gli effetti economici e sociali dell’attuale crisi sanitaria legata alla pandemia da Covid-19: nel secondo trimestre del 2020 si registra una marcata flessione del Pil, l’occupazione ha un calo di 841mila occupati rispetto al 2019, diminuisce il tasso di disoccupazione a favore però di una vistosa impennata degli inattivi.
Come dopo la crisi del 2008, si prefigura uno scenario di recessione, che diventa terreno fertile per la nascita di nuove forme di povertà.
Quello che il Covid-19 ha messo in evidenza è il carattere mutevole della povertà, Di fronte a una situazione “inedita”, occorrono strumenti di analisi e di intervento adeguati al mutato contesto. In particolare ci sarà dunque bisogno di:
- mettere in relazione i dati sulla povertà (assoluta e relativa) con dati sui percettori delle misure di contrasto;
- realizzare analisi di lungo periodo per monitorare come cambiano le condizioni di vita delle persone in povertà e se e come su di esse incidano le misure pubbliche;
- concepire le misure nazionali di contrasto alla povertà come un “work in progress”, che, a partire da un attento e sistematico lavoro di monitoraggio e valutazione del loro funzionamento e del loro impatto sulle vite delle persone vengano periodicamente “aggiustate” per poter adeguarsi e meglio rispondere alle trasformazioni in corso e per affrontare l’incertezza;
- intercettare le cause della povertà, come dice papa Francesco: “lottare contro le cause strutturali della povertà, la disuguaglianza, la mancanza di lavoro, della casa, la negazione dei diritti sociali e lavorativi” (3 Ottobre 2020). Solo in questo modo invece di accettare passivamente e in blocco il presente, si forniscono elementi a partire dai quali proiettarsi in un futuro di concreto cambiamento.