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XXI Domenica del Tempo Ordinario – E tu, chi dici che io sia?

XXI Domenica del Tempo Ordinario – E tu, chi dici che io sia?

Nel Vangelo di Matteo, Gesù compie un lungo viaggio: a Gennesaret, poi verso le parti di Tiro e di Sidone, quindi lungo il mare di Galilea e nella regione di Magadan e infine a Cesarea di Filippo. Da questa città all’estremo nord della terra d’Israele, alle pendici del monte Hermon, Gesù inizierà il suo viaggio verso Gerusalemme.

A Cesarea di Filippo Gesù interroga i suoi discepoli, prima in modo generico su chi la gente dice che sia il Figlio dell’uomo, poi con una domanda che interpella personalmente non solo i discepoli, ma tutti noi:  “Voi, chi dite che io sia?”.

La prima domanda suscita una pronta risposta nei discepoli, che riportanto diverse opinioni della gente sul Figlio dell’uomo. Ma alla seconda, tutti tacciono, tranne Pietro.

E’ Gesù stesso la domanda, una domanda che inquieta, che può far fuggire, che non si accontenta di una risposta generica, ma chiede una risposta quotidiana.

Gesù è domanda a cui non è per niente facile rispondere. La risposta può venire solo da un cuore dilatato dalla fede. Pietro, lo stesso Pietro che dubitava di Gesù sulle acque del mar di Galilea per la sua poca fede, ora è diventato la pietra viva, grazie alla fede ricevuta per rivelazione.

Oggi Gesù chiede a ciascuno di noi “Tu, chi dici che io sia?”. Possa la nostra risposta possa essere quella di Pietro: “Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente”, possa il nostro cuore ricevere, come Pietro, il dono della rivelazione che Gesù è il Figlio di Dio, il nostro Salvatore.

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