XIX Domenica del Tempo Ordinario – Non avere paura!
Il brano di oggi è la continuazione della prodigiosa moltiplicazione dei pani di domenica scorsa, episodio in cui Gesù sfama una folla immensa con cinque pani e due pesci.
Nel Vangelo di questa domenica, vediamo un Gesù che agisce in fretta, che costringe i discepoli a salire sulla barca e ad aspettarlo sull’altra riva, mentre egli congeda la folla.
Gesù vuole evitare che le folle, prese dall’entusiamo del miracolo dei pani e dei pesci, lo acclamino e lo cerchino solo per questo evento sensazionale. Il suo miracolo non voleva attirare l’attenzione su di sè, ma richiamare le persone al bisogno di un Pane che sazia e dà la vita eterna.
Mentre i discepoli sono in barca, una tempesta gonfia le acque e il vento minaccia l’imbarcazione su cui si trovano: è l’esperienza di vita di ciascuno di noi e della Chiesa.
Siamo in viaggio su una barca e mentre navighiamo sperimentiamo la fatica, la sofferenza, il vento contrario. La fede, di fronte a queste prove, rischia di vacillare, di dimenticare la promessa di Gesù di essere sempre con noi, il cuore rischia di essere invaso e confuso dalla paura.
E Gesù si fa presente, viene da noi in mezzo alla tempesta per darci coraggio, per dirci anche oggi “Coraggio! Sono io! Non abbiate paura”.
Ma la fede di Pietro, simbolo del cristiano di ogni tempo, vacilla: e Gesù lo corregge e lo salva. Le parole “Uomo di poca fede, perché hai dubitato?” sono accompagnate dal gesto salvifico della mano tesa. Gesù ci mostra che si può correggere salvando e salvare correggendo.
Da quella mano tesa, afferrata da Pietro andando oltre i dubbi e la paura, scaturisce la professione di fede: “Davveso sei il Figlio di Dio”.