XIII Domenica del Tempo Ordinario – La compassione di Dio per l’uomo
Terminato il discorso parabolico (capitolo 13) inizia una nuova sezione narrativa che comprende ben quattro capitoli. Questa sezione si apre con la visita di Gesù a Nazareth e l’uccisione del Battista. Poi Gesù si ritira in disparte, in un luogo deserto, ma le folle lo seguono.
Ed egli ha misericordia di loro: la compassione di Gesù e la sua tenerezza si manifestano di fronte alla miseria umana.
Nell’evento prodigioso della moltiplicazione dei pani e dei pesci Gesù compie gesti eucaristici: prende il pane e i pesci, li benedice, li dà ai discepoli. Sono i discepoli poi a darli alla folla.
Da Gesù ai discepoli, dai discepoli alla folla. Il pane viene consegnato ad ognuno di noi e ciascuno di noi è chiamato ad attualizzare questo pane, a consegnarlo ai fratelli.
Il primo pane è quello quotidiano, quello necessario per vivere: condividiamo secondo le nostre possibilità e non sprechiamo!
Il secondo pane è quello della compassione, sull’esempio di Gesù: è il pane della vicinanza, delle premure, dell’attenzione, della prossimità, dell’amicizia.
L’ultimo pane è quello eucaristico, che è Gesù stesso: questo pane continua ad essrre spezzato ogni giorno per tutta l’umanità.
Don Orione diceva che “solo all’altare, solo alla mensa di quel Dio che è carità e umiltà noi impareremo a farci fanciulli e piccoli con i nostri fratelli e ad amarli come vuole il Signore”.
Solamente così formeremo un cuore solo con Gesù e con i fratelli, condividendo con loro il pane eucaristico e quello che serve per il vivere quotidiano.