Seregno – Un nuovo inizio
Dal Piccolo Cottolengo Don Orione di Seregno riceviamo la testimonianza di come hanno vissuto i mesi del lockdown e di come lentamente si sta cercando di ricominciare, tra cautele e bisogno di stare insieme a familiare ed amici.
CHE PERIODO!
Con questa esclamazione si aprono i numerosi incontri che sono ripresi, con le opportune cautele, qui al Piccolo Cottolengo di Seregno.
Questa emergenza ha cambiato abitudini, modi di pensare, percezioni e relazioni, ma ha anche fatto riscoprire cose semplici, vivere emozioni nuove ed esperienze intense.
Sono passati due mesi dalla riapertura della comunità Innocenti e poi è arrivato il momento della comunità Redaelli ed infine della comunità Colli.
Se uno dei nostri ospiti avesse tenuto un diario, oggi avremmo potuto leggere un racconto interessantissimo:
Diario di bordo. Giorno 1.
Oggi inizia un periodo importante, un virus potente è entrato in CASA NOSTRA e ci obbliga a stare chiusi dentro, cosa sta succedendo? Non posso più incontrare i miei familiari. Perché?
Diario di bordo. Giorno 25.
È quasi passato un mese da quando siamo chiusi nei reparti. Mi manca scendere in salone a bere il caffè, guardare la tv con gli altri amici della Casa e da oggi mi mancherà anche il mangiare insieme agli amici del mio reparto, perché da questa mattina, per colpa del virus, siamo costretti a rimanere chiusi anche nelle nostre camere.
Diario di bordo. Giorno 26
Oggi i nostri operatori sono venuti al lavoro indossando delle super tute spaziali, dietro le machere occhi sorridenti e sotto le mascherine voci rassicuranti. Fanno un po’ sorridere così vestiti, ma sono sempre con noi e ci hanno promesso che non ci lasceranno mai soli.
Diario di bordo. Giorno 40
Alcuni amici sono finalmente usciti dalle loro camere ed hanno ripreso a mangiare insieme. Altri devono avere ancora pazienza, questo virus è tenace, forte, ci ha tolto degli amici, ci fa ancora paura, ma siamo una grande famiglia che sta combattendo insieme .
Diario di bordo. Giorno 90
Possiamo vedere i nostri familiari non solo tramite le video chiamate, ma da una finestra. Geniale la lastra di plastica tra interno ed esterno. È vero, non posso toccare con le mani, ma posso guardare con gli occhi, sentire con la voce, ridere e scherzare comunque. Non è difficile, è una cosa sicura e mi piace anche così.
Oggi possiamo dire che è stata dura, ma ne siamo usciti rinforzati, i mesi più brutti iniziano ad essere un ricordo ed ogni giorno speriamo di non dover tornare indietro. Con l’inizio dell’estate, il Piccolo Cottolengo ha ripreso con nuovi ritmi.
Anche se ancora divisi per comunità, gli ospiti sono tornati a partecipare a quasi tutte le attività di prima: come le attività musicali in piccoli gruppi nella comunità Ponzano, l’attività di cucina cinese nella comunità Innocenti, le letture in comunità Moro e Viganò, le attività creative e di pittura in comunità Redaelli e Colli, sono riprese pizzate e aperitivi per tutti e … chi ne ha più ne metta!
In tutti questi mesi, ci sono state accanto anche tantissime società e persone, che ci hanno aiutato con donazioni di materiale di prima necessità e non solo. A tutte queste persone vogliamo dire ancora una volta GRAZIE dal profondo del nostro cuore!
Un grazie speciale va al nostro amico Giuseppe Marta che si è interessato presso il Gruppo Alpini di Carate per avere in dono uno splendido gazebo attrezzato per godere di tanti momenti di festa e relax all’aperto.