Papa Francesco – La cultura della prossimità e della tenerezza
Papa Francesco ha ricevuto in Vaticano le delegazioni della Lombardia sabato 20 giugno.
Il Santo Padre ha ringraziato quegli “artigiani della cultura della prossimità e della tenerezza” che sono i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari e anche i tanti sacerdoti che non hanno mai lasciato soli malati e famiglie, anche a costo della vita: “sono stati segno visibile di umanità che scalda il cuore”.
Francesco ha detto anche, riferendosi ai malati curati negli ospedali e nelle strutture sanitarie: “Hanno trovato in voi, operatori sanitari, quasi delle altre persone di famiglia, capaci di unire alla competenza professionale quelle attenzioni che sono concrete espressioni di amore. I pazienti hanno sentito spesso di avere accanto a sé degli “angeli”, che li hanno aiutati a recuperare la salute e, nello stesso tempo, li hanno consolati, sostenuti, e a volte accompagnati fino alle soglie dell’incontro finale con il Signore. Questi operatori sanitari, sostenuti dalla sollecitudine dei cappellani degli Ospedali, hanno testimoniato la vicinanza di Dio a chi soffre; sono stati silenziosi artigiani della cultura della prossimità e della tenerezza.”
Il Papa ha poi ricordato l’importanza dei piccoli gesti, quelli che nella loro semplicità fanno la differenza, la differenza tra l’essere curati e l’essere amati: “Anche con il telefonino, collegare quell’anziano che stava per morire con il figlio, con la figlia per congedarli, per vederli l’ultima volta…; piccoli gesti di creatività di amore… Questo ha fatto bene a tutti noi. Testimonianza di prossimità e di tenerezza.”
Ricordiamo i tanti piccoli gesti compiuti nelle strutture orionine colpite dal COVID-19: in quei gesti di prossimità e tenerezza Don Orione è vivo!