#iorestolibero – Per non dimenticare chi è rimasto indietro
Oggi ricorre il 75° anniversario della Liberazione dell’Italia dal Nazifascismo, una festa nazionale che ricorda la lotta per la libertà e la democrazia. E democrazia oggi significa anche non lasciare nessuno indietro, come ha ricordato anche Papa Francesco nell’omelia di domenica scorsa: “Ora, mentre pensiamo a una lenta e faticosa ripresa dalla pandemia, si insinua proprio questo pericolo: dimenticare chi è rimasto indietro. Il rischio è che ci colpisca un virus ancora peggiore, quello dell’egoismo indifferente. Questa pandemia ci ricorda però che non ci sono differenze e confini tra chi soffre. Siamo tutti fragili, tutti uguali, tutti preziosi“.
In questo tempo di pandemia le categorie più fragili, anziani, disoccupati, poveri, allievi senza i mezzi per seguire la formazione a distanza, immigrati irregolari, senza dimora sono le più colpite dagli effetti diretti e indiretti del virus.
Per questo l’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani Italiani, ed un comitato composto da oltre un migliaio di personalità del mondo dello spettacolo, della cultura, dell’associazionismo, della politica e del giornalismo hanno lanciato un appello. Nell’impossibilità di ritrovarsi nelle piazze e per le strade delle città, per celebrare anche quest’anno la libertà è state ideata una piazza virtuale e un’iniziativa di solidarietà.
“Mai come in questa occasione- si legge nell’appello – ci è chiaro che occorre porre fine a tutte le guerre fratricide per unirci tutti nell’unica lotta contro i tre nemici comuni: il virus, il riscaldamento del pianeta e le disuguaglianze socio-economiche”.
L’appello infatti contiene non solo l’invito a ricordare e celebrare la Liberazione, ma anche un forte richiamo alla solidarietà e alle generosità: “Ogni partecipante è invitato a fare una libera donazione non inferiore a due euro per sostenere le associazioni del terzo settore che si occupano di assistere le persone senza fissa dimora e di gestire le mense dei poveri. Insieme possiamo fare tanto, e testimoniare che nessuna crisi può arrestare la generosità».
In particolare la raccolta fondi, tramite la piattaforma GoFundMe andrà a sostenere le iniziative della Croce Rossa Italiana e di Caritas Italiana.
La Caritas, organismo pastorale della CEI, Conferenza Episcopale Italiana, ha reso noto alcuni dati riferiti ai mesi di amrzo ed aprile. Nelle sue sedi diocesane si è rilevato un aumento significativo delle richieste di aiuti alimentari dal 20% al 50% (pasti da asporto, pacchi a domicilio, empori, buoni spesa), delle segnalazioni di problemi di occupazione/lavoro e di quelli economici. Il 75,7% delle sedi diocesane segnala anche un incremento dei problemi familiari, il 62,8% di quelli d’istruzione, il 60% di salute, anche in termini di disagio psicologico e psichico, e in termini abitativi. Vengono poi indicati anche nuovi bisogni, come quelli legati a problemi di solitudine, relazionali, anche con risvolti conflittuali, ansie e paure, disorientamento e disinformazione.