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#seguilastella – Coeredi del carisma di Don Orione

#seguilastella – Coeredi del carisma di Don Orione

Seconda giornata dedicata ad approfondire il carisma di Don Orione. Don Giovanni Carollo è partito dal motto scelto da Don Orione, Instaurare omnia in Christo, espressione di San Paolo agli Efesini (1,10). Questo motto, sintesi della sua ispirazione e del suo programma, era anche una preghiera per i suoi giovani chierici, perché il ripeterlo spesso aiutasse a capire qual è l’origine e la destinazione della sua opera: portare l’uomo a Cristo. E ora, per i suoi religiosi e per chi collabora nelle case orionine il carisma è il prolungamento empatico del fondatore.
Perché è così importante ricapitolare ogni cosa in Cristo? Davvero ne abbiamo bisogno? Dobbiamo seguire la via della natura o della grazia? A queste domande ha provato a rispondere Davide Gandini, facendo emergere quell’anelito all’infinito ed alla pienezza che da sempre è nel cuore umano.
L’uomo è cura, diceva il filosofo Heidegger, e per aver cura bisogna restituire la cura: l’uomo è chiamato all’amore per sé e per il prossimo perché, come dice il Vangelo di Matteo, “Se amate quelli che vi amano quale merito avete?”.
E così, pensando a quante persone Don Orione ha incontrato e accolto, ci si può domandare anche: a quante persone Don Orione ha cambiato la vita? “E forse l’ha cambiata anche a noi”, conclude Gandini.
Roberto Franchini ha poi mostrato i vari stili di lavoro nelle case orionine, tra rigidità e fedeltà alle norme alla creatività del bene, dal mettere al centro regole e procedure a cercare di dare una Vita di Qualità ai nostri “padroni”, come diceva Don Orione. Nei gesti di cura verso di loro, in quell’attenzione al bene vero dell’altro c’è l’annuncio della Buona Notizia.
Nel pomeriggio Don Felice Bruno, consigliere provinciale delegato alle missioni, ha guidato un rapido e appassionante viaggio tra i Paesi in cui vive oggi l’opera di Don Orione: le strade impervie di terra rossa del Madagascar, le chiese in stile ortodosso dell’Ucraina, le baraccopoli delle Filippine e gli ambulatori per disabili in Africa. La povertà di questi luoghi contrasta con i volti sorridenti, di chi è povero, ma sereno, poiché non è più solo, ma ha trovato una nuova casa, la casa di Don Orione.
E ascoltando la testimonianza di due persone che come volontarie sono state in Romania e in Madagascar, chissà che anche a qualcun’altro venga la voglia di partire o di far conoscere ad altri le missioni orionine.

 

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