Seregno – ATS Brianza libera da contenzione
Il progetto “ATS Brianza libera da contenzione” ha visto la luce nel 2018, quando è stato costituito il Gruppo di Lavoro formato da operatori di ATS (Ambiti Territoriali Sociali) provenienti da diverse Unità Operative. L’attuale Direzione Strategica ha condiviso finalità e obiettivi, sia formalizzando il percorso con la delibera n. 184 del 16 marzo 2019, sia finanziando adeguatamente le fasi di attuazione dello stesso. Il progetto, pluriennale, mira a “rendere libero” il territorio della ATS Brianza dalla contenzione a partire dalle strutture residenziali per anziani, per poi coinvolgere tutti i contesti di cura.
La contenzione fisica è definita in letteratura come “qualsiasi azione, procedura o mezzo applicato o adiacente al corpo, che la persona non può controllare o rimuovere facilmente e che impedisce la libertà di movimento atta ad assumere una posizione di scelta e/o l’accesso al proprio corpo”.
Quest’anno il progetto ha riguardato due strutture “pilota” tra cui la Casa di Seregno. Infatti il Piccolo Cottolengo di Don Orione di Seregno ha svolto a tal proposito un percorso di formazione al quale hanno partecipato numerosi operatori. Durante la formazione sul campo gli esperti e le singole équipe hanno analizzato i casi più complessi, per i quali la rimozione della contenzione alimentava timori e preoccupazioni, per condividere strategie alternative per assistere senza contenere.
È stata, per gli operatori della Casa, una grande occasione di crescita che ha permesso loro di fermarsi e PENSARE al lavoro quotidiano, al COME viene svolto e a quali strategie adottare per mantenere alto il livello di QUALITÀ DI VITA di chi vive al Don Orione. Certamente è stato anche un lavoro faticoso ed impegnativo proprio per il livello di ambizione che ha questo progetto, ma la fatica e l’impegno sono stati più che ripagati dai risultati ottenuti e dalla qualità di vita che, si percepisce, ha fatto un passo ulteriore in avanti.
Il 4 dicembre scorso alcuni operatori hanno preso parte al convegno organizzato da ATS Brianza e hanno portato le proprie esperienze e i propri risultati: è stata una giornata di confronto con le RSA del territorio ma anche di soddisfazione. La Casa ha ricevuto da ATS una “targa” che esprime gratitudine e riconoscenza per il lavoro “pilota” svolto. In questi mesi di lavoro è stato possibile ridurre significativamente le contenzioni in termini di tempo e quantità e a migliorare ulteriormente la qualità di vita degli ospiti.
Gli operatori sono pronti a proseguire in questa direzione, con obiettivi ambiziosi per il 2020. Sicuramente in cantiere è stata messa tanta formazione per tutte le figure professionali per quanto riguarda l’approccio all’ospite (tra le quali l’approccio capacitante, iniziato da più di un anno ormai) ma non solo. L’idea è di incrementare le occasioni di pensabilità, le equipe, costruendo sempre più interventi basati sulla Persona in una visione esistenziale ed individuale che tenga conto di cosa si nasconda dietro ai sintomi e abbia voglia più di “occuparsi” e di “curare” che di contenere attraverso farmaci e contenzioni fisiche.
Un sentito GRAZIE a tutti coloro che si sono impegnati per raggiungere questi risultati, a chi ci ha creduto e anche a chi ha mostrato diffidenza, perché le buone idee nascono sempre da punti di vista diversi, dal dialogo e dal confronto.
Il GRAZIE della Casa va quindi a tutti gli operatori di assistenza, a tutti gli infermieri, alle animatrici, ai fisioterapisti, ai medici, ai familiari, ai volontari, ai referenti di reparto, ad ats e al gruppo di lavoro e un grazie enorme agli ospiti, sempre i più pazienti e disponibili.