Ercolano – Powerchairs Football
Martedì 15 ottobre si è tenuta la settima edizione di “Testimonianze”. Evento nato dalla collaborazione tra il gruppo sportivo del centro Don Orione di Ercolano “Asco”, le associazioni sportive di Torre del Greco, “Hinna Mac 82” e “Cittadella dello Sport”; con la partecipazione delle squadre di powerchair football A.S.D. Oltre Sport Puglia “Albatros Onlus” e “Sport A.I.A.S. Matera Pegaso” Basilicata, e il patrocinio morale del comune di Torre del Greco.
All’interno della settima edizione di “Testimonianze”, ha avuto luogo anche il “Powerchairs Football Galà – 1.ma edizione”: triangolare di “Powerchair Football” (calcio in carrozzina elettrica) che ha lo scopo di avvicinare persone con disabilità gravi allo sport promuovendo la loro inclusione sociale.
Per l’occasione si sono sfidate: Asco Gruppo Sportivo Don Orione Campania, A.S.D. Oltre Sport Puglia “Albatros Onlus” e “Sport A.I.A.S. Matera Pegaso” Basilicata.
Questa nuova disciplina Fispes (Federazione italiana sport paraolimpici e sperimentali) dimostra che anche i ragazzi con disabilità, se non vengono lasciati soli, possono vivere esperienze uniche.
“Una manifestazione che segue una serie di filoni. – le parole di Diego Perez ( organizzatore dell’evento ndr) – Uno di questi è quello delle testimonianze. È da sette anni che siamo impegnati in un‘opera di sensibilizzazione rispetto all’intrusione dei bambini più sfortunati. Abbiamo toccato una serie di tematiche di esclusione sociale dei bambini sia sul piano patologico sia sul piano sociale e che vivono sacche di emarginazione che vorremmo combattere. Su questo percorso ci hanno seguito una serie di associazioni tra le quali la Open che è l’associazione oncologica-pediatrica che opera all’ospedale Pausilipon di Napoli, soprattutto in funzione dei neoblastomi. Con il Centro Don Orione lavoriamo sotto l’aspetto dell’inclusione della disabilità sia mentale che fisica. Stiamo quindi operando con tutta una serie di strumenti, fra i quali quello dello sport: siamo convinti che lo sport sia uno strumento immediato di comunicazioni ed oggi assistiamo al primo torneo triangolare nazionale di powerchair football, calcio in carrozzina elettrica. Il che significa una disabilità motoria abbastanza significativa. Un momento in cui creiamo un palcoscenico in cui i ragazzi possono in qualche modo confrontarsi e porre in atto le proprie capacità. L’altro aspetto è quello relativo ai ragazzi normodotati che, attraverso l’opera di sensibilizzazione che abbiamo avuto con la dirigente scolastica Ammirati della Francesco d’Assisi-Don Bosco, hanno prodotto delle loro opere. Il tutto per avvicinarli al mondo dello sconosciuto: spesso e volentieri la disabilità viene sottaciuta. Crediamo che per una operazione di crescita del tessuto sociale sia fondamentale che si conoscano tutte le realtà.”
Nel corso della manifestazione, un momento di poesia con Gianfranco Gaglione, autore del libro di poesie “Piano piano”, che racconta: “Tema di questa edizione è l’intrusione. Mi accodo all’organizzazione operata da Diego Perez e con lui abbiamo deciso di presentare questo mio terzo libro di poesie per devolvere il ricavato in favore di Sabrina, una bimba che ha avuto grossi problemi fisici sin dalla nascita, bisognosa di continue ed onerose cure per curarsi. Contribuendo così, nel nostro piccolo, ad una persona che ha bisogno.”
La Società sponsor dell’evento, Neatech Srl, ha fatto omaggio al Centro Don Orione di una sedia (denominata sedia job) per permettere ai disabili di poter raggiungere la riva del mare con minore difficoltà.
Questa la testimonianza di uno dei ragazzi in carrozzina, precisamente il Bomber della squadra orionina: “È stato facile innamorarmi del “Powerchair football” ovvero il calcio in carrozzina ♿⚽, avendo avuto in passato l’opportunità di giocare ad hockey, ho affrontato ogni difficoltà col sorriso con la consapevolezza che quel ragazzino impacciato nei movimenti con la testa piena di ricci ormai era un lontano ricordo. Se oggi sono arrivato dove sono al Don Orione è solo perché io a quella carrozzina non le ho permesso di spezzare i miei sogni perché da 7 anni uso la carrozzina elettrica 24 ore su 24, in giro per tutta la città, con lei ho fatto il mio primo allenamento, gira e rigira salto dappertutto. Poi ho sempre amato quella palla, un mesetto fa le ultime sfide fatte mi hanno fatto capire che non importa segnare tanti gol, ma è importante crederci sempre, credere in ciò che si fa ed io combatterò sempre e comunque! #bomberDnamone”