XX Domenica del Tempo Ordinario – Un fuoco d’amore
Il brano del Vangelo di Luca di questa Domenica ci mostra Gesù che si avvicina a Gerusalemme con i suoi discepoli, sapendo che in quel luogo si compirà la sua missione di salvezza attraverso la morte in croce.
Gesù pronuncia parole che possono sembrarci dure, che talvolta sono state anche male interpretate o manipolate: “Sono venuto a gettare un fuoco sulla terra, e come vorrei che fosse già divampato!”.
Non si tratta di un fuoco di distruzione e di morte, ma di un altro fuoco, quello che Egli è è venuto a portare tra gli umani e che desidera si manifesti e agisca: un fuoco d’amore che illumina e riscalda, che arde nel cuore e spinge a vivere e donare questo amore.
Il fuoco nel Vangelo di Luca è spesso segno dello Spirito Santo. Gesù con queste parole rivela il suo desiderio di allora e di oggi: che il fuoco dello Spirito, fuoco di amore, incendi il mondo, arda nel cuore di ogni essere umano.
Luca ci ricorderà ancora, alla fine del suo Vangelo, cosa vuol dire essere infiammati dall’amore di Gesù, con le parole dei discepoli di Emmaus, dopo che lo hanno riconosciuto: “Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?”.
E grazie a quel fuoco che brucia dentro, da discepoli in fuga, spaventati e delusi, diverranno testimoni coraggiosi, ritornando dagli apostoli a Gerusalemme a dire a tutti che il Signore è vivo!