XIX Domenica del Tempo Ordinario – Dov’è il nostro tesoro, là è il nostro cuore
Il Vangelo di Luca di questa Domenica si colloca nel lungo viaggio di Gesù con i suoi discepoli verso Gerusalemme: le autorità religiose sono sempre più ostili e la gente comune sempre più delusa da un Messia diverso dalle loro aspettative.
Gesù, allora, guarda al suo piccolo gregge, un piccolo gruppo di uomini e donne, spesso dubbiosi e incapaci di capire fino in fondo il suo messaggio: parla loro con affetto, invitando quel piccolo gruppo a non avere paura, nonostante la sua fragilità, la sua piccolezza, la sua invisibilità.
Perché non devono avere paura? Perchè Dio vuole donare a questo piccolo gregge il suo Regno, se sarà capace di seguirlo anche nella via del fallimento, della morte, del dono totale, della povertà.
Essere cristiani significa essere “poveri”, ovvero affidarsi a Dio perché bisognosi di conversione, perché Lui è la nostra speranza e la nostra forza.
“Dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore”. Per avere la pienezza della gioia del Regno di Dio basta poco: distaccarsi dai beni, condividendoli, essere piccoli e donare, spogliarsi di ciò che si ha non per disprezzo, ma semplicemente per condividere con quanti non hanno.
Ciascuno di noi ha delle ricchezze da condividere: soldi, beni materiali, ma anche forza, tempo disponibile, doni personali. Basta condividere ciò con gli altri, che sono tutti fratelli e sorelle. Per farlo occorre però una conversione quotidiana, serve vigilare, essere attenti ogni giorno a non farsi possedere dai beni, ma renderli un tesoro da donare e condividere.