XVII Domenica del Tempo Ordinario – Insegnaci a pregare
Dopo l’episodio di Marta e Maria, l’evangelista Luca inserisce la preghiera del Padre nostro.
Questa preghiera ci è giunta nelle versioni di Matteo e Luca; quest’ultima è da molti esegeti considerata quella più attendibile. Matteo colloca questa preghiera all’interno del cosiddetto Discorso della montagna, in Luca Gesù è in viaggio verso Gerusalemme e un discepolo, vedendolo pregare, gli chiede di insegnare loro a pregare.
Luca mette in relazione il Padre nostro con la preghiera personale di Gesù, perché la preghiera che recitiamo possa portare le nostre necessità fino al cuore di Dio. Le parole del Padre nostro indicano la via verso la preghiera interiore, indicano orientamenti fondamentali per la nostra esistenza.
Il Padre Nostro ci ricorda la profonda serietà dell’esistenza cristiana: sono parole impegnative e provoncanti, che possono metterci in crisi. Davvero vogliamo che venga il suo Regno? Davvero perdoniamo chi ci ha offeso?
Il rischio è quello di recitarlo meccanicamente, senza pensare a cosa stiamo davvero dicendo con le parole e che dobbiamo vivere nella vita di ogni giorno.