Trinità, mistero d’amore
Terminato il tempo di Pasqua con la Pentecoste, riprende il tempo ordinario, con la solennità della Santissima Trinità. Questa solennità ricorda ai cristiani due cose importanti.
La prima è che non è sufficiente dire che crediamo in Dio: ci sono altre religioni che credono in un Dio unico. Il cristiano crede in un Dio che è Trinità, che è Padre, Figlio e Spirito Santo.
La seconda riguarda il mistero della Trinità: quando cerchiamo di spiegarlo dobbiamo avere l’atteggiamento di Mosè che si toglie i calzari di fronte a qualcosa che sovrasta la piccolezza umana. Gesù ci ha rivelato questo grande mistero, un mistero d’amore.
Alla fine del prologo di Giovanni, Gesù ci dice che Dio nessuno lo ha mai visto, ma che Lui stesso ce lo ha rivelato. Nella finale della seconda lettera ai Corinzi il saluto di Paolo richiama il mistero della Trinità.
Nel Vangelo di oggi, Gesù assicura ai discepoli il dono dello Spirito, che completerà la sua missione di salvezza, soprattuto introducendoli ad una maggiore comprensione della verità.