Milano – Roma: dal diario di un pellegrino
Finalmente il giorno tanto atteso è arrivato, quello che ha sostenuto le fatiche ed i disagi del viaggio, che ha mosso noi coraggiosi milanesi verso Roma.
Tutte le emozioni e aspettative sono focalizzate sulla giornata di oggi, il giorno in cui vedremo Papa Francesco in Piazza San Pietro. Certo, non sarà come un’udienza privata, ma quella piazza, con il suo colonnato che ti avvolge, rappresenta l’abbraccio della Chiesa, l’abbraccio di un Dio appeso sulla croce a tutte le croci degli uomini.
Sveglia presto, una buona colazione per avere le giuste energie per affrontare una giornata impegnativa. Chi in pullmino, chi in autobus raggiungiamo le vicinanze della piazza. Chi ci incontra non può non vedere quell’emozione che fatichiamo a nascondere e che dai sorrisi, dagli sguardi, dal passo che sembra una danza si manifesta in tutta la sua forza.
Finalmente abbiamo davanti la facciata del Maderno. Gesù risorto, vittorioso sulla morte, insieme a San Pietro e San Paolo, ci guarda dall’alto e con loro tutti i Santi posti sopra il colonnato.
La Chiesa celeste e quella di quaggiù si guardano e dialogano senza parole: parla la fede, il desiderio di sentire anche qui, sulla terra, il Cielo.
Ecco, dopo tanta attesa, il Papa: verso di lui si tendono le mani, si applaude, si canta. Il cuore batte forte, tutti i cuori della piazza battono e pregano insieme.
Le emozioni non sono finite: a conclusione dell’udienza il Santo Padre è passato tra noi per salutarci. Ha sorriso, ci ha lasciato una carezza di padre, ci ha dato la sua benedizione e fatto sentire vicina la misericordia di Dio.
E dopo questa ondata di amore, chi se la ricorda più la fatica fatta per venire qui!
La nostra giornata non è ancora finita! Ancora pieni di commozione e di una grande pace, entriamo in San Pietro, per ammirarne la maestosità.
Guardiamo carichi di stupore i grandi capolavori dell’arte, ma anche quei capolavori di santità che sono stati i Papi del passato: Giovanni XXIII, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II, Pio X.
Non poteva mancare una foto di gruppo, a ricordo di questa memorabile giornata! Si vedono bene i sorrisi?
Forse a qualcuno sarà venuto in mente “Ma chi ve l’ha fatto fare?” Certo, siamo stanchi, ma è come andare in montagna: solo facendo fatica puoi salire in alto ed ammirare un panorama mozzafiato.
E noi non abbiamo paura della salita, perchè abbiamo accanto familiari, amici, operatori che non si fermano mai, insomma, abbiamo una famiglia che affronta la salita con noi.
E alla fine c’è anche il tempo per una breve intervista, ma non vi sveliamo nulla, altrimenti che sorpresa è?