Genova – Il Boschetto, una perla preziosa
Marzo 1960 L’Opera Don Orione si prende in carico il monastero San Nicolò del Boschetto in via del Boschetto 29 a Genova.
L’Opera nel prendersi carico del monastero si prefigge un duplice obiettivo in Genova:
-La salvaguardia e la custodia di un patrimonio artistico culturale
-La salvaguardia e la custodia delle persone più deboli e fragili
La Abbazia ed il complesso monumentale sono stati nel tempo ripuliti e restaurati. Questo è stato possibile grazie alla professionalità dei suoi consulenti: lo studio Buffoni, gli studi D’Ambrosio e Castaldi & Poggi. Ma anche dalla particolare attenzione della sovrintendenza alle belle arti, identificata nell’ architetto Francesca Passano che molto tempo e pazienza ha trascorso per trovare il giusto equilibrio nel rispetto dell’opera d’arte e la fattibilità economica del restauro.
Questo risultato è frutto della sensibilità dell’Opera Don Orione nel vedere, nella salvaguardia del patrimonio artistico, un segno concreto della esaltazione del “Bello” e dedicare per questo oltre un milione di euro di sovvenzioni. Ma era necessaria l’attenzione del Comune di Genova nelle persone di Giacomo Montanari, Cristina Bagnasco, Milena Palattella nel vedere “nel Boschetto” una perla preziosa da mettere in luce, inserendola in un piano di visite strutturato sorretto da validissimi divulgatori culturali.
Ma anche questo non sarebbe stato sufficiente se non ci fosse stata la mano della Divina Provvidenza che ha mosso il cuore di Volontari che si sono “innamorati” del Boschetto ed hanno donato ore, giorni, settimane per ideare, strutturare, oliare l’evento dei Rolli Days presso il Boschetto.
Nei giorni 3 e 4 maggio si sono presentati
- 750 Visitatori, ma le richieste sono state oltre 2000
L’evento ha portato le immagini del Boschetto su:
- 35 testate Web, 2 pagine intere di quotidiani, 7 minuti su Rai 3 Liguria
Qualcuno si domanderà … e quanti soldi sono ritornati?
La risposta è orgogliosamente zero!!
Non è stato chiesto un euro a chi visitava l’Abazia, ma tre minuti di attenzione per spiegar loro che al di là delle finestre che si affacciano sul chiostro cinquecentesco sono alloggiate 106 persone ovvero 43 famiglie con 35 bambini … Persone che la società, chiama soggetti e non sa come gestire perché in emergenza abitativa per disagio sociale, intellettivo, economico. Il lavoro incrociato tra il comune di Genova, l’Opera Don Orione, i servizi sociali e le forze dell’ordine riescono ad affrontare questa situazione. In realtà dietro a questo ci sono uomini e donne che seguendo le proprie inclinazioni politiche, religiose, sociali, riescono a far emergere le cose che accomunano e tralasciano quelle che separano: perché i poveri ed i fragili non vogliono sentire promesse, parole o preghiere; vogliono sentire l’amore e la partecipazione di chi vive con loro.
Questo è il miracolo di quella perla preziosa che è Il Boschetto!