Campocroce – Giornata Missionaria Orionina al Seminario della Vita
Come vivere la Giornata Missionaria Orionina?
Quest’anno l’Orione Musical Group si è riunito nel pomeriggio del 10 marzo per una santa messa celebrata da Don Luca Ingrascì e festeggiare così la Giornata Missionaria Orionina, che quest’anno cadeva, con una coincidenza provvidenziale, nella prima domenica di Quaresima.
Il gruppo è da sempre sensibile alla chiamata missionaria a cui risponde in vari modi: aiutando alcune missioni orionine soprattutto in Madagascar e Ucraina attraverso varie iniziative come l’animazione liturgica dei matrimoni, promuovendo “adozioni-sostegno a distanza” per i bambini della missione del distretto parrocchiale di Namehana (Madagascar), sostenendo in proprio l’adozione di Bogdan in Ucraina, ma anche con il volontariato (al Centro don Orione a Chirignago e al Seminario della Vita a Campocroce).
Il tema di questa Giornata Missionaria Orionina era “Insieme ai giovani orionini, portiamo il Vangelo a tutti” e nasce dalle riflessioni del sinodo dello scorso ottobre rivolto ai giovani e al discernimento vocazionale. Ma è stata anche un’occasione per iniziare a prepararsi all’anno dei Giovani Orionini, che prenderà avvio a giugno 2019 e si concluderà con la Giornata Mondiale dei Giovani Orionini, che si terrà a Tortona nel luglio 2020.
Durante la Messa, Don Luca ha ricordato che il primo campo della missione siamo noi. Il nostro cuore. La nostra vita. Perché ciascuno di noi è una missione ed è per questo che si trova in questo mondo, proprio come sottolinea Papa Francesco (Evangelii Gaudium, 273).
La missione è un evento da vivere tutti i giorni, ma per vivere bene la missione verso gli altri, dobbiamo partire da noi e poi alzare lo sguardo verso l’Alto.
Lo stesso Don Orione diceva che “la prima carità dobbiamo farla a noi stessi: dobbiamo pregare di più” (Lettere I, 466).
Perché il nostro impegnarci e il metterci al servizio, non sono sufficienti se non lo facciamo nel nome del Signore.
Un bel momento simbolico è stato vissuto quando tre bambini, tre ragazzi, un papà e un nonno hanno preso ciascuno un seme, lo hanno “piantato” in un vaso e poi annaffiato con un po’ d’acqua.
Questo a ricordare che non c’è un’età sola della vita in cui si semina: è il Signore ci chiama a seminare. Ma quei semi vanno anche curati, annaffiati e bisogna dedicarci il tempo e l’amore necessari per farli germogliare e poi crescere.
Dopo messa, la festa è proseguita nella sala da pranzo dell’Istituto Soranzo, dove gli amici dell’Orione Musical Group hanno cenato insieme ai residenti del Seminario della Vita, quasi 50 i presenti!
In più un altro motivo per fare festa: il 15° compleanno di Lara, una ragazza del Seminario della Vita.