Messina – Un convegno su don Orione a 110 anni dal suo arrivo
Il 28 dicembre del 1908 un devastante terremoto colpì lo Stretto, distruggendo Reggio Calabria e Messina, città in cui dopo il maremoto conseguente al sisma, furono distrutti il 90% degli edifici.
Tra le figure epiche di quella immane tragedia spicca Don Orione, all’epoca giovane sacerdote, era stato ordinato nel 1895, che partì senza indugio da Tortona il 4 gennaio e raggiunse prima Reggio il 13 gennaio del 1909 e poi il 14 gennaio Messina. Giunto in mezzo a quella desolazione e morte, don Orione scriveva “Noi daremo per gli orfani la vita. Ogni sacrificio, ogni sacrificio più umile, più nascosto, sarà dolce pur di riuscire a fare di noi un olocausto per gli orfani”.
Messina, da sempre riconoscente a Don Orione, per aver non solo ricostruito la città, ma per averle ridato dignità e identità, lo ricorda con un convegno, preceduto da una settimana di eventi preparatori.
Il convegno ripercorre quei 36 mesi di lavoro incessante, caratterizzato da capacità di organizzare e conciliare, ma anche da prove e sofferenze: il suo incontro con il clero, i religiosi e le autorità civili e militari presenti in Messina subito dopo il terremoto del 28 dicembre 1908, per iniziare la ricostruzione, non solo materiale, della Città, rasa al suolo in tutti i sensi.
Insieme a don Orione operarono altri grandi della carità: Padre Annibale di Francia e Padre Antonino Celona, il quale collabora anche con il Santo Annibale Maria Di Francia nelle opere da quest’ultimo fondate a favore dei poveri e degli orfani.
In allegato il programma del convegno.