Legge di bilancio 2019 – Attenzione verso le persone con disabilità
Il nuovo governo, insediatosi a giugno 2018, ha voluto rivolgere fin da subito un’attenzione simbolica al tema della disabilità, istituendo il Ministero per la famiglia e le disabilità. Dopo i significativi passi in avanti raggiunti nella precedente legislatura – in particolare la legge sul Dopo di noi e l’istituzione di un Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare – la Legge di Bilancio 2019 sembra rafforzare e confermare i provvedimenti già in essere, introduce anche alcune novità a sostegno delle persone con disabilità sensoriali e istituisce un Fondo volto a favorire l’accessibilità e la mobilità delle persone con disabilità.
Novità, conferme, incertezze, rinvii e anche un rilievo non proprio incoraggiante: è quanto emerge dall’ampia analisi condotta dal servizio HandyLex.org sulla Legge di Bilancio per il 2019, pubblicata il 31 dicembre 2018 in Gazzetta Ufficiale.
Dall’analisi emerge che, purtroppo, il Programma di Azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità è un atto che in questa Legge di Bilancio non viene mai citato, si parla di un eventuale aumento di pensioni di invalidità ma basati sull’indeterminatezza degli eventuali fondi disponibili.
Riguardo il mondo della scuola permangono ambiguità sulle funzioni di assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale (AEC) degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali. Vengono citate agevolazioni sulle spese per i cani guida, mentre si guarda con soddisfazione a quello che risulta essere il primo rilievo normativo nazionale per la Carta Europea della Disabilità che dovrebbe permettere alle persone con disabilità di accedere a una serie di servizi gratuiti o a costo ridotto in materia di trasporti, cultura e tempo libero sul territorio nazionale, in regime di reciprocità con gli altri Paesi dell’Unione Europea.
Fondi per le Non Autosufficienze, di cui si traccia una rapida cronistoria degli ultimi anni, evidenziando l’aumento da 450 a 550 milioni per gli anni 2019, 2020 e 2021, così come viene sottolineato anche l’incremento del Fondo per le Politiche Sociali, che in parte riguarda le persone con disabilità, e la conferma della dotazione del cosiddetto Fondo per il “Dopo di Noi”, derivante dalla Legge 112/16.
Gode di un aumento, inoltre, anche il Fondo per i caregiver familiari 20 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2018-2020, finalizzato a sostenere “gli interventi legislativi per il riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del prestatore di cure familiare”, in un quadro, però, che vede ancora la mancanza di quegli interventi legislativi che il Fondo stesso dovrebbe supportare.
Infine, due nuove fondi, il Fondo per l’inclusione delle persone sorde e con ipoacusia (3 milioni per il 2019, 1 milione per il 2020 e 3 milioni per il 2021), per le cui modalità d’impiego, tuttavia, non si prevede di consultare «le associazioni delle persone sorde né l’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità»; e il Fondo per l’accessibilità e la mobilità delle persone con disabilità, di cui non sono perfettamente chiari i possibili sviluppi.