XXVIII domenica del tempo ordinario – Poveri, per seguire Gesù
Nel suo viaggio verso Gerusalemme, Gesù continua il suo insegnamento sui requisiti della sequela.
Il Vangelo di oggi aggiunge un’altra condizione per seguire Gesù: la povertà. Un tale corre incontro a Gesù e gli chiede cosa deve fare per avere la vita eterna. Si tratta di un uomo animato da spirito sincero, perché giunto davanti a Gesù si inginocchia ai suoi piedi e gli apre il cuore: è quello che definiremmo una brava persona, che rispetta tutti i comandamenti. Cosa deve fare di più?
Il racconto è incastonato tra due sguardi di Gesù e due diverse reazioni. Gesù fissa lo sguardo su quell’uomo, lo ama e lo invita a vendere i suoi bene per seguirlo. Il giovane si rattrista e se ne va.
Il secondo sguardo è rivolto ai discepoli. Gesù dice loro che è difficile per chi possiede molte ricchezze entrare nel Regno dei Cieli e ricorre ad un’iperbole diventata famosa: è più facile che un cammello entri nella cruna dell’ago che un ricco entri nel regno dei cieli”.
In questo brano, colpisce il contrasto tra l’entusiasmo iniziale del giovane e la sua chiusura finale all’invito di Gesù: l’attaccamento ai beni materiali gli ha impedito di aderire all’unico vero bene, che è Gesù. L’ostacolo non sono i beni in sè, ma l’attaccamento a questi, il metterli prima delle cose importanti.