Inizia il Sinodo dei Vescovi dedicato ai giovani
In Vaticano da tutto il mondo per riflettere sulle nuove generazioni. Suor Rosa Delgado Rocha, Consigliera generale delle PSMC incaricata della Pastorale giovanile ci offre una lettura del Sinodo, lanciando anche l’evento orionino di Tortona 2020.
Sono 267 i padri sinodali che prendono parte al Sinodo dei vescovi sui giovani, in programma in Vaticano da ieri e fino al 28 ottobre.
Lo ha spiegato il card. Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi, precisando che i membri del terzo Sinodo convocato da Papa Francesco, dopo i due dedicati alla famiglia, saranno così ripartiti: 31 ex officio (15 Patriarchi, Arcivescovi Maggiori e Metropoliti delle Chiese metropolitane sui iuris delle Chiese Orientali Cattoliche; 16 Capi dei Dicasteri della Curia Romana; il Segretario Generale e il Sotto- Segretario del Sinodo dei Vescovi, 15 Membri del XIV Consiglio Ordinario), 181 eletti dalle Conferenze Episcopali (ex electione) e 41 Membri ex nominatione pontificia. Tra i membri – ha precisato Baldisseri durante il briefing di presentazione del Sinodo, in corso in sala stampa vaticana – si contano 50 Cardinali (tra cui due Patriarchi e 3 Arcivescovi Maggiori), 6 Patriarchi, 1 Arcivescovo Maggiore, 44 Arcivescovi, 101 Vescovi residenziali, 37 Ausiliari, 6 Vicari Apostolici e 1 Vescovo Prelato), 10 Religiosi in rappresentanza dell’Unione dei Superiori Generali e 10 Membri non insigniti dell’ordine episcopale tra Presbiteri e religiosi.
Tra gli altri partecipanti, si contano 23 esperti, “designati in virtù delle loro competenze per contribuire ai lavori sinodali in qualità di collaboratori dei Segretari Speciali”, così come 49 Uditori e Uditrici, provenienti anch’essi da ogni parte del mondo. “Fra costoro – ha precisato il cardinale – figurano non solo molti specialisti ed operatori della pastorale giovanile ma anche ben 36 giovani tra 18 e 29 anni, che contribuiranno con la loro vivace presenza a far sentire la voce di tanti loro coetanei”. Significativa sarà poi la presenza di otto Delegati Fraterni, rappresentanti di altre Chiese e Comunità ecclesiali, “manifestazione della volontà di lavorare insieme per conseguire la piena unità visibile della Chiesa di Cristo, nella consapevolezza che anche sul tema tanto rilevante dei giovani tutti i cristiani sono chiamati a trovare e a percorrere una strada comune, perché la loro testimonianza concorde risulti credibile agli occhi del mondo”. Si tratta, dunque, ha sintetizzato Baldisseri, di “un’Assemblea ampia e composita, un’Assise sinodale a respiro mondiale, corrispondente alla dimensione universale della Chiesa, che agisce cum Petro et sub Petro”.
Il Sinodo è iniziato, dunque, ieri con la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre nella Basilica di San Pietro mercoledì prossimo, avrà inizio l’Assise celebrativa del percorso sinodale. Durante i 25 giorni del Sinodo, i Padri sinodali lavoreranno insieme agli altri partecipanti, secondo le loro proprie mansioni, sull’Instrumentum laboris che sarà il testo base per l’elaborazione del Documento finale e raccoglierà in sintesi i risultati raggiunti dalla XV Assemblea Generale Ordinaria. Quanto alle modalità, i lavori sinodali si articoleranno in tre “unità di lavoro”, correlative alle tre parti del Documento di lavoro: “Riconoscere: la Chiesa in ascolto della realtà (prima parte), Interpretare: fede e discernimento vocazionale (seconda parte), Scegliere: cammini di conversione pastorale e missionaria (terza parte)”. Durante la Sessione inaugurale del pomeriggio del 3 ottobre, oltre alla Relazione del Segretario generale del Sinodo, sarà illustrato l’Istrumentum laboris dal Relatore Generale nelle sue linee generali e poi, in modo introduttivo, avrà luogo la presentazione della prima parte. Poi inizieranno gli interventi in Aula dei Padri sinodali sulla prima parte del Documento, conclusi i quali si passerà ai 14 Circoli minori divisi per lingue (francese, italiano, inglese, portoghese, spagnolo e tedesco) dove si procederà all’elaborazione dei “modi” collettivi dell’Instrumentum laboris, che poi saranno consegnate alla Segreteria Generale.
Gli interventi dei Padri sinodali, i modi collettivi dei Circoli minori e le Relazioni dei Circoli – ha reso noto Baldisseri – saranno raccolti e sintetizzati in un testo integrativo provvisorio dell’Instrumentum laboris al termine di ogni “unità di lavoro”. Al termine di ogni “unità di lavoro”, ricevuti i modi dei Circuli minores, il Relatore Generale con i Segretari Speciali, si riunirà con gli altri membri della Commissione per l’elaborazione del documento finale per procedere alla revisione del testo della relativa sezione del Documento finale. Questo schema dei lavori della prima unità che si conclude con la V Congregazione generale, martedì 9 ottobre, si ripete analogamente per le altre due unità di lavoro, rispettivamente, la XI Congregazione generale, di lunedì 15 ottobre, e la XVII Congregazione generale, lunedì 22 ottobre. Infine, la Commissione si riunirà ancora per elaborare il progetto del Documento finale, che sarà presentato nella mattina di mercoledì 24 ottobre in Aula. “I Padri sinodali nella Congregazione Generale del pomeriggio potranno intervenire ulteriormente sul progetto, sia in forma orale che per iscritto”, ha informato Baldisseri. Successivamente, la suddetta Commissione curerà l’elaborazione del testo definitivo del Documento finale, che nel mattino di sabato 27 ottobre sarà presentato in Aula e nel pomeriggio sottoposto al suffragio dei Padri sinodali. Una volta da loro votato, sarà consegnato al Sommo Pontefice, “al quale compete ogni decisione in merito”, ha concluso il cardinale.