Ercolano – La Qualità di vita, materia di studio e di vita
Da diversi anni, l’opera Don Orione in Italia ha intrapreso un percorso di formazione e aggionamento per il suo personale.
I corsi di formazione servono a mantenere alta la qualità del servizio, a sostenre la motivazione dei lavoratori e ad aggiornare le proprie competenze: tra queste, è stato scelto un modello di intervento per le persone fragili denominato Qualità di Vita.
Tra i diversi approcci teorici, questo si avvicina maggiormente a quell’attenzione ai “desamparados”, coloro che non hanno appiglio o riparo, che aveva San Luigi Orione. Il modello della Qualità di Vita, infatti, pone al centro la persona. Ciascuno di noi, anziano, disabile o normodotato, attribuisce un valore agli aspetti che caratterizzano la vita personale, quali tempo libero, studio, occupazione, relazioni sociali, autodeterminazione, inclusione sociale. Tramite gli strumenti ideati all’interno del paradigma della Qualità di Vita, è possibile dare un valore misurabile di questa qualità, con metodi quantitativi e qualitativi e con indicatori di tipo sia generale che soggettivo, multidimensionale e strettamente legato al giudizio personale.
In questo modo, la persona può esprimere il proprio grado di soddisfazione nelle principali aree della vita e l’èquipe può lavorare per riuscire a ridurre la discrepanza tra le necessità soddisfatte e quelle che non lo sono.
Questi i temi della formazione svoltasi lo scorso 22 ottobre a Ercolano, presso il Centro Don Orione, che ospita adulti disabili. Tra i relatori il prof. Roberto Franchini, responsabile dell’area strategica dell’opera don Orione in Italia, il dott. Marco Bertelli, psichiatra e psicoterapeuta, direttore Scientifico CREA (Centro Ricerca E Ambulatori), Fondazione San Sebastiano, Firenze, la dott.ssa Elisa Bonauguro responsabile tecnico del Centro Don Orione di Ercolano.