#siamoqui: il Papa ai giovani, sì al bene, no al male
Oltre novantamila giovani ieri in Piazza San Pietro per la celebrazione dell’Eucarestia e poi l’Angelus con il Papa. Tra questi giovani che hanno riempito la piazza della loro gioia, anche i nostri ragazzi del Movimento Giovanile Orionino, accompagnati da sacerdoti, suore e animatori.
Prima dell’Angelus, ha parlato brevemente il Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcolape Italiana, che ha promosso l’evento: anche lui ha ammesso che è difficile tradurre in parole le emozioni di queste giornate, fatte di cammino, comunione, fatica e di tante storie che sono così belle che per pudore non si possono raccontare. “Ci aiuti a tornare a casa” cdice Bassetti al Papa, quasi a voler chiedere un aiuto per tutti i giovani per non perdere, una volta tornati nella quotidianità, la gioia della fraternità vissuta.
Papa Francesco nel suo discorso ha preso spunto dalla lettera di San Paolo agli Efesini, seconda lettura del giorno, testo che esorta i cristiani a distinguersi nella carità, abbandonando i comportamenti che rattristano lo Spirito, perché, dice il Papa, sono in contraddizione con il suo insegnamento.
Niente cristiani ipocriti, niente cristiani tiepidi: Francesco fa ripetere più volte ai giovani una frase, “é buono non fare il male, ma è malo non fare il bene”. Questo chiede il Papa ai giovani, il coraggio non solo di non fare niente di male, ma soprattutto il coraggio di fare il bene, di essere testimoni con la vita della gioia di essere amati da Dio.