XIV domenica del tempo ordinario – L’umanità di Gesù
Dopo la resurrezione della figlia di Giairo, Marco dice che Gesù ritorna a trovare i suoi familiari a Nazareth.
La visita di Gesù ai suoi è un completo fallimento e lo stesso Gesù ne è meravigliato: all’inizio i suoi lo attendevano con trepidazione e ascoltavano stupiti. In seguito però arrivano addirittura a rimanere scandalizzati dalle sue parole.
Ma cosa li scandalizza? Alla radice dell’incredulità c’è una convinzione, un modo di comprendere come Dio si manifesta: non può manifestarsi nel comune, nel quotidiano, nell’ordinario. L’ipocrita pretesa di difendere la dignità di Dio da parte del sapienti ebraici porterà alla condanna di Gesù: non possono accettare che il Figlio di Dio sia nato da un umile carpentiere, che sia un uomo come loro. Questo episodio è solo un anticipo del rifiuto finale.
Dio si manifesta nell’ordinaio, non nello straordinario, si manifesta nella debolezza, non nella potenza: questa è la sfida più grande per la nostra fede, pronta ad accogliere i grandi gesti di potenza di Dio, ma fatichiamo ad accettare la croce.