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Roma – Nuove sfide per gli Endo-fap

Roma – Nuove sfide per gli Endo-fap

Da ieri fino a venerdì i formatori, direttori, coordinatori e personale amministrativo delle sedi Endofap si riuniscono a Roma per l’appuntamento annuale di formazione e aggiornamento.

Il tema di questo corso riassume le linee di riflessione e di cambiamento dei Centri di Formazione Professionale orionini: “Nuove sfide per la didattica nella scuola digitale”, ovvero come mantenere alta l’attenzione e la cura per la relazione con i ragazzi e tenere il passo con i moderni mezzi che si possono utilizzare nella didattica, dal tablet alle classi virtuali.

I partecipanti, provenienti da Mestre, Borgonovo Val Tidone, Fano, Roma, Palermo e Paternò, hanno ascoltato nella mattinata l’intervento di don Gianni Giarolo, vicario provinciale, che ha richiamato al modello di Don Orione, uno “strano” prete, cioè un uomo capace di cercare nei gesti concreti di incontro con i ragazzi la realizzazione dei principi educativi, più che di costruire un modello pedagogico; a seguire il professor Michele Pellerey, pegagogista salesiano e docente alla Pontificia Università Salesiana di Roma. Don Pellerey ha portato al centro il ragazzo come protagonista attivo dell’apprendimento, in un contesto che il formatore può plasmare per favorire l’emergere di quelle competenze umare e anche professionali così richieste dal mondo del lavoro: saper lavorare in gruppo, essere autonomi, saper comunicare.

Nel pomeriggio il gruppo si è recato nella “Patagonia Romana”, ovvero nel quartire Appio, che San Pio X aveva così chiamato nell’inviarvi Don Orione ad assistere i poveri che vivevano là, fuori le mura della città. La visita alla Curia Generale dell’Opera Don Orione, che ha sede in quella zona, è stata guidata da Don Fernando Fornerod, consigliere generale che si occupa della pastorale educativa e scolastica: una prima tappa nell’archivio dell’opera dove sono custoditi con grande cura da don Giuseppe Vallauri e Padre Jorge le lettere, i testi autografi e le fotografie di Don Orione, oltre a numerosi altri documenti sulla storia della Congregazione dalla sua nascita.

Seconda tappa la visita agli uffici della Curia ed una chiacchierata distesa e familiare con don Fernando, accompagnata da bevande fresche per il ristoro degli ospiti, preparate con grande premura da don Gianpiero Congiu, direttore della comunità. Don Fernando ha sottolineato più volte che quella casa è la casa di tutti gli orionini, provenienti da tutte le parti del mondo e questo clima di famiglia si è concretizzato nella celebrazione della Santa Messa.

Al termine c’è stato un breve incontro e un saluto con il Padre Generale, don Tarcisio Vieiria, il quale, in una sintonia di pensiero con quanto detto pocanzi don Fernando, ha ringraziato i presenti di essere passati “da Casa, perché questa è un po’ come la casa della mamma e del papà: i figli possono essere lontani, ma poi tornano a ricongiungersi con la famiglia”.

Dopo una passeggiata per il centro di Roma, da Piazza di Spagna fino a Piazza Navona, una piacevole serata in un ristorante tipico ha concluso la giornata ed ha ancor più rinforzato quel clima bello di amicizia, di confronto e di condivisione che ha caratterizzato anche gli altri momenti.

 

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