Savignano Irpino – La festa di San Luigi Orione con gli ex allievi
Gli ex allievi del Centro di Savignano si sono ritrovati, domenica 20 maggio, per festeggiare, insieme alla cittadinanza, san Luigi Orione in una giornata vissuta all’insegna del ricordo, con l’intento di rinsaldare i sentimenti di affetto reciproco e i legami di amicizia con la comunità savignanese e testimoniare la gratitudine nei confronti dell’Opera e del suo santo fondatore. Una giornata veramente speciale quella vissuta a Savignano domenica scorsa. In occasione della celebrazione liturgica di san Luigi Orione, infatti, gli ex allievi del Centro hanno voluto rendere omaggio al fondatore di quella famiglia che li aveva accolti e curati durante la loro adolescenza.
La struttura, aperta nel 1968, ha ospitato fino all’inizio degli anni Ottanta centinaia di ragazzi affetti da disabilità motoria i quali hanno frequentato le scuole elementari e medie seguendo al contempo percorsi di cura riabilitativi. La direzione del Centro aveva diramato un invito agli antichi allievi nell’intento di riallacciare un dialogo interrotto da tempo per cause diverse ed aveva individuato nella ricorrenza della canonizzazione di don Orione la data più idonea per un evento di questo tipo.
Così nel tepore di una mattinata di primavera un nutrito gruppo di maturi ragazzi ha fatto ritorno ai luoghi della propria gioventù. Hanno raccolto l’invito con entusiasmo, e sono arrivati con le loro famiglie a cui hanno mostrato quella che era stata per diversi anni la loro dimora. Ad accoglierli, oltre ai compagni di scuola e di giochi, le maestre e gli educatori, anch’essi con qualche anno in più, che con loro avevano iniziato il loro percorso professionale e, insieme ai religiosi, ne avevano accompagnato la crescita. Nell’indirizzo di benvenuto, la direzione del Centro aveva sottolineato con le parole di don Orione la gioia e la consolazione d’animo nel vedere tornare gli antichi e cari alunni della Piccola Opera della Divina Provvidenza.
Ad animare la giornata è stato chiamato don Fulvio Ferrari, economo generale dell’Opera, che di fronte ad una platea di un centinaio di presenti ha trattato il tema della paternità di don Orione con cui ha rievocato sapientemente la figura del fondatore illuminando quel tratto caratteristico di cura della gioventù interessato essenzialmente ad una crescita sana secondo quei principi di giustizia, carità e pace fondamento del messaggio evangelico. Nel suo discorso, don Fulvio ha quindi reso più concreto il concetto di paternità portando ad esempio la storia di Romolo Tranquilli, lo sfortunato fratello di Ignazio Silone, a cui don Orione dedicò ogni sforzo per salvarlo dalla persecuzione fascista che lo aveva bollato come sovversivo ed accusato ingiustamente di aver provocato un attentato a Milano.
A seguire, la celebrazione eucaristica e la presentazione del bracciale della solidarietà che il Centro di Savignano ha commissionato in ricordo del cinquantesimo di fondazione. L’oggetto, la cui realizzazione è stata possibile grazie alla gratuita progettazione dell’ing. Vernacchia, il cui studio vanta famosi lavori a livello mondiale nel campo del design industriale, e dell’altrettanto volontaria esecuzione dell’azienda Gold Center, servirà a raccogliere fondi per il sostegno delle missioni orionine.
La giornata si è conclusa con il pranzo conviviale durante il quale sono riemersi ricordi e suggestioni di un tempo ormai lontano ma ancora vivo nel cuore di ciascuno dei protagonisti, i quali impegnandosi nella ricerca di contatti con altri ex allievi, si sono dati appuntamento al prossimo anno per quella che è stata definita la festa del ritorno e che segnerà l’omaggio di Savignano alla paternità di san Luigi Orione.