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Ucraina – L’unità riconciliata a L’Viv

Ucraina – L’unità riconciliata a L’Viv

Visita del Vescovo Dimitry (Rudiuk)
In una delle manifestazioni che si sono tenute a L’viv durante la recente “Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani”, c’è stato modo di conoscere e stringere amicizia con il giovane Metropolita di Lviv-Sokal, DIMITRY (Rudiuk). Il Metropolita (47 anni, ordinato vescovo all’età di 29 anni!) appartiene alla Chiesa ortodossa del patriarcato di Kiev. Dal 2010 risiede a L’viv.
Aveva dimostrato già in passato interesse per conoscere l’opera orionina a L’viv, e grazie anche all’ amicizia col suo segretario, il diacono Igor Turek, si è riusciti ad organizzare una visita al centro orionino.

L’incontro è iniziato martedì 6 febbraio con la visita al monastero dei Santi Apostoli Pietro e Andrea e a Casa-Cafarnao, residenza dei giovani disabili. È proseguito poi in oratorio dal quale si è passati nella chiesa parrocchiale per una preghiera comune; il “Moleben” della Divina Misericordia che il vescovo Dimitry ha presieduto, attorniato dai religiosi e dai seminaristi che hanno animato il canto.
Terminato il “Moleben” il Metropolita si è intrattenuto davanti alla statuetta della “Madonna della Divina Provvidenza” conservata in chiesa. Don Egidio Montanari ha illustrato brevemente la storia della piccola statuetta ritrovata dallo stesso Don Orione durante la sua permanenza a Buenos Aires.

L’incontro si è poi concluso con una cena conviviale durante la quale l’illustre ospite ha raccontato alcuni episodi della sua gioventù, ha fornito dati interessanti e riflessioni molto utili sulla chiesa ortodossa presente in Ucraina.

Vi è stato lo scambio reciproco di doni, il metropolita ha donato una icona della “Madre di Dio” mentre Don Fabio Cerasa, superiore del monastero, ha donato al vescovo la recente biografia di San Luigi Orione, tradotta in lingua ucraina ed un libretto che racconta quanto è stato realizzato in questi anni, a L’viv, e quanto c’è in cantiere per il futuro.

Il Metropolita Dimitry ha espresso i suoi voti augurali per la crescita della nostra opera a L’viv, e non solo, h sottolineato come le opere di misericordia che attorniano il monastero (cappella, oratorio, la casa per disabili, la Caritas…) sono il segno che unisce e ci rende attenti gli uni verso gli altri al di là delle divisioni tra le chiese.
Ha concluso: “Non possiamo ritrovarci insieme a celebrare l’Eucarestia, intorno allo stesso calice, allo stesso pane, ma possiamo sempre pregare insieme. Verrò a trovarvi nuovamente per pregare e passare una serata con voi. Il Signore vi benedica e benedica i vostri progetti per il futuro”.

“Come sarebbe stato felice Don Orione se fosse stato presente a questo incontro ecumenico informale!”.
“L’Ecumenismo” parte dall’amicizia reciproca, si esprime con la preghiera e le opere di misericordia e si concretizza “nell’unità riconciliata”.

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