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Giornata della memoria – Perché il passato non sia presente

Giornata della memoria – Perché il passato non sia presente

Primo Levi, lo scrittore torinese sopravvissuto alla Shoah, autore del celebre libro “Se questo è un uomo” scriveva anche:”L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria”.

In questi tempi in cui si sente ancora parlare di razza, di odio razziale e religioso, è ancora importante fermarsi e fare memoria.

Fare memoria significa anche ricordare l’impegno dei tanti eroi sconosciut,i che rischiarono la vita pur di salvare gli ebrei perseguitati. Tra questi eroi sconosciuti c’è don Gaetano Piccinini, religioso della Piccola Opera della Divina Provvidenza (Opera Don Orione).

Nel periodo delle leggi razziali, a partire dal 1938, fu Direttore dell’Istituto di Novi Ligure (AL) e Preside del Pontificio Istituto scolastico “San Filippo Neri”, nel quartiere Appio a Roma. Durante la seconda guerra mondiale operò soprattutto a Roma e si prodigò per soccorrere tante persone di razza ebraica, spesso rischiando la propria vita. Mantenne anche successivamente rapporti di amicizia con le persone salvate, come nel caso di Bruno Camerini, che figura come il richiedente ufficiale dell’onorificenza di “Giusto fra le Nazioni”, perché da lui salvato. Tra i salvati risultano anche alcuni personaggi famosi del mondo ebraico italiano. Tra tutti è da ricordare il famoso scultore Arrigo Minerbi, ospitato, sotto falso nome e con ruolo di professore, nell’Istituto San Filippo Neri di Roma.  E’ opera sua la grande statua detta “La Madonnina”, alta 9 metri, che si erge su Monte Mario benedicente Roma. Con Arrigo Minerbi, al San Filippo Neri, c’era anche Ettore Carruccio, eminente matematico e fisico.

Ma ogni vita è preziosa agli occhi di Dio e lo era per don Piccinini che cercò di salvarne il più possibile.

Don Gaetano Piccinini è la punta elevata dell’azione in favore degli ebrei condotta da molti altri orionini e in varie case della Piccola Opera della Divina Provvidenza di San Luigi Orione. Questo capitolo di storia, rimasto necessariamente nella discrezione, è stato ricostruito nello studio “Orionini in aiuto degli ebrei negli anni dello sterminio”  di don FLavio Peloso (Messaggi di Don Orione, 2003, n.112, pp. 75-106) e nel libro di Mario Macciò, “Genova e ‘ha Shoah’. Salvati dalla Chiesa” (Il Cittadino, Genova, 2006).

Per approfondire con un testo di Don Flavio Peloso, clicca QUI

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