Tortona – Come Maria, diciamo sì al Signore
L’8 settembre è un giorno di festa e di preghiera per tutta la famiglia di Don Orione: è infatti il giorno delle Prime Professioni Religiose dei giovani che hanno completato il loro cammino vocazionale. Dopo un percorso di discernimento, di preghiera e di conoscenza della congregazione, questi giovani sono pronti a dire sì a Dio, facendo voto di castità, povertà e obbedienza per un anno, nella famiglia di Don Orione. Il primo passo nel loro cammino di religiosi. Questa mattina, nel santuario della Madonna della Guardia, cinque giovani diranno il loro sì davanti al Provinciale Don Aurelio Fusi: Cristian Sergiu Andrieş, Giuseppe Maltese, Vincenzo Palmeri, Peter Karanja Kinyanjui, Wycliffe Lubembe Mumia. Solo la lettura dei nomi esprime il respiro internazionale dell’opera di Don Orione, la realizzazione del sogno della Madonna dal manto azzurro: sotto il manto di Maria, uomini, donne e bambini di ogni etnia, anziani e giovani, sani e ammalati, sacerdoti e laici.
A tutti l’invito di accompagnare questi giovani con un ricordo nella preghiera, perché il loro sì si rinnovi ogni giorno e porti frutti in abbondanza.
Riportiamo un breve testo di Don Orione, per comprendere meglio la sua concezione del sacerdozio:
“Fine del sacerdozio è di salvare le anime e di correre dietro, specialmente, a quelle che, allontanandosi da Dio, si vanno perdendo. Ad esse devo una preferenza, non di tenerezza, ma di paterno conforto e di aiuto al loro ritorno, lasciando, se necessario, le altre anime meno bisognose di assistenza. Gesù non venne per i giusti, ma per i peccatori. Preservatemi, dunque, o mio Dio, dalla funesta illusione, dal diabolico inganno che io prete debba occuparmi solo di chi viene in chiesa e ai sacramenti… Solo quando sarò spossato e tre volte morto nel correre dietro ai peccatori, solo allora potrò cercare qualche po’ di riposo presso i giusti. Che io non dimentichi mai che il ministero a me affidato è ministero di misericordia…”