Madagascar – In missione
Pubblichiamo in stile diario di viaggio le notizie che Luca ci ha inviato divise giorno per giorno del suo viaggio in missione.
2 luglio
Ciao a tutti. Domani sera Angela ed io con Alberto e Antonia ed il sig.Olinto da Vicenza (che ha una adozione a distanza da tantissimo tempo) partiremo per il Madagascar dove rimarremo con Don Luigi e Don Jean Clement fino al 17.
4 luglio
Foto: 1. La barriera corallina attorno alle Mauritius 2. L’isola di Saint Denis 3. Si entra in Madagascar 4-5-6 Il territorio del distretto di Namehana 7. L’accoglienza della comunità orionina con i 18 chierici.
Ci hanno presentato il programma dei prossimi giorni che prevede la visita in due giorni di tutti i 16 villaggi e l’incontro con tutti i 120 ragazzi sostenuti a distanza, l’incontro con i bambini-ragazzi che frequentano il Centro per disabili e che sosteniamo a distanza (una cinquantina), una grande festa con tutti i ragazzi che vanno a scuola con le loro insegnanti ed infine venerdì 14 una giornata assieme a tutti gli studenti del liceo che concludono l’anno scolastico. Si comincia domani… alle 8 si parte… i Bom Bom per tutti i bambini sono pronti… ed anche i fazzoletti. Buona notte
5 luglio
MISSIONI: Qui è inverno ma le temperature sono miti. Il sole si alza presto ma altrettanto presto tramonta (verso le 18). Sveglia presto (alle 6) colazione e poi visita alla Maison de Charitè dove alle 7.30 già arrivano i bambini che frequentano il Centro Diurno per disabili, progettato dal nostro amico Alessio ed inaugurato quasi 5 anni fa. Molto toccante l’incontro con alcuni bambini soprattutto quando Alberto e Antonia hanno incrociato Isaia, il bambino che sostengono a distanza, con la sua mamma. L’emozione è stata grande così come le espressioni di ringraziamento che la mamma di Isaia ha riservato ad Alberto e Antonia.
Intanto i ragazzi che studiano nel Seminario stavano scaricando il camion che aveva portato quintali di riso utili per i pasti per tutto il prossimo anno scolastico per gli oltre 4000 scolari e studenti delle tante scuole dei villaggi
Ci siamo poi messi in viaggio con Padre Jean Clement per visitare i primi 6 villaggi ad est del distretto, dal più vicino Ilafy, che si trova circa 4 km, al più lontano, Antsahakely, che si trova a 17 km dal distretto. In tutti i villaggi c’erano i bambini che seguiamo con le adozioni a distanza che ci stavano aspettando con i loro maestri. Ci siamo fatti una foto con ciascuno di loro che invieremo al rientro alle varie famiglie e a tutti abbiamo dato qualche Bom Bom. Loro ci hanno ricambiati con sorrisi, danze e sguardi curiosi e simpaticissimi.
La povertà è tanta, ma vivono in una isola meravigliosa dove la vista delle loro risaie ti incanta.
Ci sono tantissimi bambini, da perdere gli occhi… e baby sitter che… da noi avrebbero bisogno loro stessi di una baby sitter.
Alla sera visita al meraviglioso parco ed orto del Seminario che ci ospita.
Traduzione del saluto dei bambini di Ilafy: “Quando c’è qualcuno che ci dà cose buone dite grazie tante”.
6 luglio
MISSIONI: Dopo essere andati a salutare i ragazzini che frequentano il Centro Diurno per disabili ed esserci riempiti dei loro sorrisi e della loro disarmante spontaneità un breve passaggio nella Cappella della MCP affrescata da un artista della parrocchia. Un capolavoro
Quindi partenza per visitare altri 9 villaggi a nord del distretto ed in ciascuno abbiamo trovato i bambini ad aspettarci e, sempre, una sorpresa: in uno ci hanno accolto con una danza, in un altro con il toccante discorso del responsabile della Parrocchia, in un altro ancora con il dono di alcuni frutti dei loro orti (2 cappucci, le uova, la manioca ed una gallina…), i ringraziamenti dei ragazzi stessi, e infine con una merenda con il loro pane di riso e latte di soia… E bambini piccoli e grandi che prima un po’ ci guardavano strani e poi ci avvicinavano, ci prendevano la mano, ci chiamavano per nome, giocavano e ridevano e ballavano con noi.
Una giornata lunga ma meravigliosa… che non ci dimenticheremo mai
Bellissimo, gli incontri con i bambini seguiti da tante famiglie dell’OMG oltre all’incontrare tre ragazze che sono state seguite a distanza per anni ed ora, poco più che ventenni, insegnano nelle scuole. Silvia ci ha chiesto di essere messa in contatto con la famiglia che l’ha sostenuta per anni per poter ora ringraziarla personalmente per quanto ha fatto per lei.