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Mestre – L’Istituto Berna festeggia Sant’Antonio

Mestre – L’Istituto Berna festeggia Sant’Antonio

È molto forte il legame tra Sant’Antonio ed il rione di Via Bissuola a Mestre, il quartiere nel quale, dal 1958, i religiosi dell’Opera Don Orione accolgono tanti giovani di Mestre per l’ambito formativo ed educativo.
Proprio di fronte all’ingresso dell’Istituto vi è una piccola edicola dedicata a Sant’Antonio quale ringraziamento degli abitanti del quartiere al termine della seconda guerra mondiale.
E di quanto sia forte ed importante la devozione a Sant’Antonio ne abbiamo avuto l’ennesima conferma nel momento di celebrazione e di festa pensato ed organizzato dalla Comunità Religiosa del Berna guidata dal Direttore Don Stefano Bortolato.
La Santa Messa concelebrata dai religiosi della Casa e, direttamente da Roma, dall’ex Direttore Don Oreste Maiolini con la partecipazione del parroco della Parrocchia di Santa Maria della Pace, animata dal coro della parrocchia dei Servi di Maria (l’istituto Berna si trova all’interno-vicino ad entrambe le parrocchie) ha visto la presenza di tantissime persone, ben oltre le aspettative.
Tanti amici, tante persone che hanno a cuore Sant’Antonio e il Berna, per la loro importante opera a servizio di tanti ragazzi e giovani di Mestre.
Buonissima poi la presenza di tantissimi collaboratori-dipendenti dell’Istituto, di ogni ambito, soprattutto quello dei docenti dei vari corsi, da quello della scuola primaria a quello del C.F.P., oltre agli studenti universitari ed ai giovani lavoratori della casa Religiosa di Ospitalità.
Al termine della celebrazione il semplice, ma molto atteso ed apprezzato gesto della benedizione del “Panino di Sant’Antonio” con la consegna a tutti i presenti.
Il bel momento insieme, vissuto in un clima davvero familiare e di grande amicizia, si è concluso nel piazzale dell’Istituto dove – accompagnati dalla musica e dalle canzoni di Ciro – il personale della società Sodexo che cura i pasti del Berna, ha servito un ricchissimo e gustosissimo buffet.

NOTA SUL PANINO DI SANT’ANTONIO
In alcune chiese francescane o, comunque, legate particolarmente a sant’Antonio, il giorno della sua festa (13 giugno) si è soliti benedire dei semplici piccoli pani, che poi vengono distribuiti ai fedeli e consumati per devozione.
Tale devozione deriva certamente dall’iniziativa del “pane dei poveri” che nel passato era molto viva e diffusa nelle chiese. Anche oggi, nei pressi della Basilica di Sant’Antonio a Padova, operano la “Caritas antoniana” e l’“Opera del Pane di Poveri”, due organizzazioni che esprimono in forme più attuali e diversificate l’aiuto materiale verso i bisognosi.
L’accentuato e complesso fenomeno della carità, che fa capo al santuario, dipende certo dalla generosità che i pellegrini o i devoti attraverso il “Messaggero di S.Antonio” mettono a disposizione dei poveri. Quanto essi compiono è la continuazione della riconoscenza verso il Santo così prodigo di consigli, aiuto e grazie.
Basti ricordare il commovente episodio del miracolo di Tommasino e della sua giovane mamma che, ottenuta la guarigione del figlio per intercessione del Santo, decise di offrire al convento per un certo periodo di tempo tanto pane quanto pesava il suo bambino, perché potesse essere ridonato alle mamme povere.

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