Paternò – Formazione professionale: cambiare si può!
quali sono le nuove frontiere per la Formazione Professionale? Per dare una risposta concreta a questo interrogativo i rappresentanti delle sedi regionali di Endofap, riuniti a Paternò, hanno ascoltato con grande interesse gli spunti di Federico Carollo, direttore della sede di Mestre, e infine la testimonanzia di Paolo Cesana, direttore generale della Fondazione Luigi Clerici, attiva in Lombardia con 17 sedi operative. Cesana ha raccontato con semplicità e incisività il cammino, non sempre facile, di cambiamento avviato nella Fondazione quindici anni fa. Il percorso è partito da una presa di consapevolezza della missione della Fondazione, basata sulla dottrina sociale della Chiesa: promuovere la dignità dell’uomo e la sua formazione integrale, attraverso il lavoro. La formazione iniziale e quella continua possono essere ancora oggi uno strumento per l’inclusione sociale, per combattere le disuguaglianze sociali e promuovere il benessere della comunità sociale. Paolo Cesana ha raccontato i cambiamenti organizzativi affrontati negli anni, dalla revisione delle figure professionali utili a far crescere le attività alla creazione di un sistema informativo integrato ad hoc, dalla didattica attiva adottata eliminando i libri e realizzando una piattaforma per studenti e formatori. Molte le domande dei partecipanti, stimolati dagli spunti del relatore. Il Presidente Roberto Franchini ha sintetizzato quali sono gli obiettivi strategici per l’innovazione delle sedi Endofap: un’innovazione organizzativa, che si attua riorganizzando la gestione dei centri, in una prospettiva di flessibilità, competenza, motivazione e condivisione; un’innovazione di processo, che significa anche valorizzare l’anima “duale” dei corsi, con un equilibrio dinamico tra ore in aula e in azienda; un’innovazione di prodotto, che trasforma le sedi in centri polivalenti, aperti e attivi dal mattino alla sera, con una pluralità di offerte formative e di fonti di finanziamento. Conclusione in un clima di festa con il pranzo realizzato dagli allievi del secondo anno del corso di ristorazione, giodati dal formatore Chef: piatti di pesce rivisitati, cucinati e impiattati dai ragazzi, molto emozionati per l’occasione.
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