Don Orione ieri ed oggi
Segnaliamo una nuova pubblicazione di un giovane chierico orionino: Fabian Pitreti.
È una raccolta di alcune interviste effettuate ad alcuni confratelli sulla loro storia vocazionale e sul loro apostolato all’interno della Congregazione.
Per informazioni e richiedere copie:
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Qui di seguito l’introduzione di Fabian:
L’iniziativa di questo libro nasce da due esperienze personali che hanno dato sostanza e gusto a questi miei anni di formazione: la ricchezza ricevuta dalla testimonianza di fede, ma della fede vissuta e non solamente pensata, e la bellezza di testimoniare la vocazione. Infatti, fin da piccolo seminarista, ho sempre sentito lo slancio che nasceva dentro di me nell’ascoltare un prete, una suora o un laico mentre raccontavano la loro vita e ciò che il Signore aveva operato in loro. Come San Paolo ci dice, la fede nasce ex auditu, cioè dall’ascolto, e “prete nasce da prete”, come afferma in una di queste pagine Mons. Andrea Gemma (FDP), uno degli intervistati. Per questo tale opera vuole presentarsi come dialogo, come testimonianza di vita, di fede e di sequela Christi, di 2 vescovi, 9 sacerdoti e un seminarista della Congregazione di Don Orione, appartenenti alla Provincia “Madre della Divina Provvidenza” .
Fin dalle prime righe, desidero avvisare il lettore che nello scegliere le persone non ho voluto puntare solamente sulle élites della Provincia, ma anche su confratelli che vivono il loro servizio nella semplicità, nella solitudine o nella vecchiaia, quindi su alcuni religiosi che, a prescindere dall’età o dal ruolo avuto, hanno portato avanti con autenticità la missione che il Signore ha affidato loro perpetuando così il volto di Don Orione nel tempo, fino ad oggi.
Il lettore potrà individuare accanto a delle domande/risposte un po’ scomode o provocatorie, delle domande/risposte ordinarie e semplici riguardo la vita umana, la missione sacerdotale e orionina. Ho voluto che alcune domande fossero rivolte a tutti gli interlocutori perché il lettore possa gustare la variegata declinazione personale di alcuni valori o aspetti essenziali della vita umana, di un sacerdote e della Congregazione.
Oltre ciò, quest’opera aspira anche a essere, nella sua semplicità, un mezzo per far conoscere il pensiero di Don Orione così come si presenta oggi. Il carisma, infatti, pur essendo sempre lo stesso, è sempre nuovo, rinnovandosi sotto l’azione dello Spirito che lo conduce a sviluppare le potenzialità più appropriate alle esigenze delle società e delle genti a cui lo invia. Si è già scritto un bel po’ su Don Orione. Ci sono libri che riflettono sulla personalità di questo grande santo della carità, sulla storia della Congregazione e sulla specificità del suo apostolato; ora quest’opera vuole essere un tentativo di lasciar parlare Don Orione, oggi, attraverso la voce e l’esperienza di alcuni suoi figli.
Concludendo, vorrei anche sottolineare che questo lavoro è stato pensato come testimonianza per i seminaristi di Don Orione e per quelli che fanno i primi passi nel conoscere il carisma orionino. Mi auguro possa aiutarli a crescere nella conoscenza e nella figliolanza nei riguardi di questo santo. Uno “strano prete”, come lo ha felicemente definito Ignazio Silone, che sapeva far breccia nel cuore dei giovanissimi che incontrava. E lo faceva prendendoli sul serio nei loro sogni, nelle loro speranze e nelle loro paure.
Credo però che ogni persona, con fede o meno, possa trovarvi alcuni spunti interessanti per la propria vita. Don Orione infatti, ha sempre desiderato che la Congregazione non si limiti solamente ad una categoria di persone ma che rivolga il suo servizio e la sua missione di fede a tutti gli uomini, credenti o meno, cattolici o di altre confessioni, perché il “linguaggio della carità” è capito da tutti ed è l’unica via che può salvare l’umanità. In quest’ottica, la mancanza della conclusione dell’opera vuole provocare il lettore a diventare protagonista, quindi nello “scrivere” la conclusione nel proprio cuore. Infatti, la conversazione con i protagonisti del libro, con sé stessi e di conseguenza anche con Dio, non si deve limitare a queste pagine, ma proprio spinti da queste pagine essa si deve prolungare nella vita quotidiana del lettore per poter gustare sempre di più le meraviglie che il Signore compie in noi e con noi, così come ha fatto con Don Orione.