Tortona – Ricordo del 77° pio transito di Don Orione
Don Orione: stella madre della carità
“Gesù, Gesù, Gesù vado!” sono le ultime parole di Don Orione pronunciate quel 12 marzo 1940 nella Casa “Santa Clotilde” a Sanremo. A 77 anni dal pio transito il ricordo è sempre molto vivo nei cuori dei suoi figli: religiosi/e, laici e devoti dei luoghi dove il santo ha fondato opere di culto e di carità. Presso la Basilica Santuario “Madonna della Guardia” di Tortona dove riposa il suo corpo esposto alla venerazione di molti è stato celebrato solennemente il ricordo con la Celebrazione Eucaristica presieduta da S. E.za Mons. Sergio Pagano, Prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano con i sacerdoti orionini e diocesani.
Attorno alla mensa della Parola e del Pane il Vangelo di Matteo ci ha fatto ascoltare e invitati a salire sul Tabor della Trasfigurazione. Un messaggio ed un appello che risuona forte ed insistente quello del Padre: “Questi è il mio Figlio: ascoltatelo!” che bello quando il Signore tornerà se ci potesse incontrare in un ascolto attivo che è compimento dell’azione pratica delle opere di misericordia che per Don Orione furono il suo programma di vita.
Nella riflessione Mons. Pagano ha iniziato l’omelia con un passo di Dante su San Francesco e facendo un paragone tra i due santi. “Come un sole d’oriente è nato Francesco d’Assisi, Orione è nato nella Chiesa come l’oriente della carità. Un sacerdote con il cuore solo per Dio e genuinamente ed interamente per i fratelli. Da una piccola scintilla come San Francesco è divampato un incendio, da pochi fedeli radunati intorno a sé, poi da sacerdoti e suore si è sviluppata l’Opera della Divina Provvidenza: piccole stelle nate da quella stella madre della carità di Don Orione”.
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