Roma – Il sistema Duale
Prosegue la sperimentazione su Sistema Duale avviata dagli Enti di Formazione aderenti a CONFAP e FORMA. Nel secondo incontro organizzato il 15 febbraio scorso presso l’Istituto Sacro Cuore di Roma si è fatto il punto della situazione, con una raccolta dei materiali finora prodotti dai CFP aderenti all’iniziativa e la proposta di alcune Linee Guida su cui discutere. Ha aperto i lavori Don Enrico Peretti, Direttore Generale CNOS-FAP, evidenziando l’importanza della raccolta dei materiali creati dai Centri Pilota, soprattutto per il prosieguo della sperimentazione nel 2018. Don Peretti ha ricordato il prossimo appuntamento in programma il 10 maggio a Roma. Occorre “un ripensamento – ha detto il Direttore Generale del CNOS-FAP – del modulo organizzativo del CFP, partner diretto del mondo produttivo”. Il direttore salesiano ha concluso con un cenno alla delega sull’IP ed il conseguente rischio di comprimarietà per la FP, indicando infine la necessità di lavorare a livello politico per il riconoscimento della Formazione Professionale come realtà unitaria. La presentazione dei Criteri Guida da seguire nella sperimentazione è stata affidata al Prof. Arduino Salatin, Preside dello IUSVE (Istituto Universitario Salesiano di Venezia). Per il Prof.Arduin il criterio fondativo va identificato nei seguenti punti: partnership con le imprese (dotate di precisi requisiti). In tal modo si delinea la mission per la nuova stagione dell’IeFP; ampliamento della tipologia offerta (alternanza ordinaria, alternanza accentuata, orientamento attivo, fab.lab, chance etc.); ampliamento dell’utenza; sviluppo di un nuovo CFP, sotto il profilo metodologico ed organizzativo. Per il Dott. Eugenio Gotti, esperto di politiche per l’istruzione, la formazione e il lavoro, sono due i concetti fondamentali su cui soffermarsi:
mentre si lavora alla sperimentazione, tale attività dovrà diventare una proposta forte all’interlocutore politico, per l’evoluzione della policy locale e nazionale; è necessario realizzare la sperimentazione con uno sguardo allo sviluppo del modello organizzativo del CFP, spostando il baricentro verso l’esterno (relazionandosi con le imprese e alimentando i servizi di partnership con esse). La presentazione di un esempio di progettazione condivisa, con la consegna dei lavori di gruppo per il pomeriggio, è stata affidata al Prof.Dario Nicoli, docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. “E’ in atto – ha dichiarato il Prof.Nicoli – una revisione delle dinamiche di settore e di ciò occorre tenerne conto nella redazione delle Linee Guida: infatti non esiste più una netta divisione fra i vari settori”. Il lavoro proposto oggi per i partecipanti all’incontro è l’elaborazione delle Linee Guida sulla metodologia.
Il laboratorio, con la corrispondente organizzazione logistica, è il centro dell’azione formativa. Ogni attività è occasione di formazione: ad esempio l’elaborazione del budget, il magazzino del CFP etc., secondo il concetto di fabbrica 4.0. I prodotti dei ragazzi sono materiale didattico che passa agli allievi delle classi successive per perfezionarne la qualità. Il Prof.Nicoli sostiene che sia meglio l’intrapresa o l’impresa simulata piuttosto che l’impresa vera e propria nei CFP (per le difficoltà collegate a creare e gestire una vera realtà imprenditoriale nel Centro Formativo). Nel complesso, i Compiti di Realtà ed i modelli formativi compongono l’intero percorso. I Compiti di Realtà costituiscono un complesso di ricerca-azione, in cui è presente una rubrica comprensibile e condivisa con le imprese. Il canovaccio proposto presenta un esempio di schede ed un lavoro-rubrica.
Il lavoro di elaborazione delle Linee Guida proseguirà nei prossimi mesi, a cura dei Centri Pilota. Materiali ed informazioni sono disponibili sul portale ufficiale (per passare al portale Confap clicca QUI) I Centri Pilota si incontreranno a Roma a maggio per proseguire e perfezionare il percorso avviato.
In allegato, la scheda del prof. Nicoli sui Compiti di Realtà.