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Santa Maria la Longa – Casa Sdrigotti

Santa Maria la Longa – Casa Sdrigotti

In occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato presentiamo le attività della Congregazione a favore degli immigrati.

Nella “casa Sdrigotti”, una delle dependance della Casa di Santa Maria la Longa vengono ospitati da Maggio 2015 ben 17 profughi provenienti in parte dall’Afghanistan e in parte dal Pakistan.
L’anno prima la Casa aveva Ospitato 17 profughe Somale di prima provenienza ma l’esperienza è stata drammatica, sia per la casa che per il paese poiché i Carabinieri sono dovuti intervenire diverse volte. Alla fine, i Carabinieri stessi hanno suggerito e deciso di allontanarle dalla zona di Palmanova e di spedirle a Udine.   

La situazione con gli afgani è diversa fortunatamente.
Il gruppo non viene gestito direttamente, ma come in tutto il Friuli l’appalto dei profughi è gestito dalla Caritas. L’Opera ha dato in comodato solo la casa e si autogestiscono.
Si era partiti con l’idea di realizzare dei progetti di utilità comune, per questo sono tutti stati inseriti nell’associazione “di casa” di volontariato “ALVIUS”.
Un progetto (stradina in cemento per permettere a tutti gli ospiti di fare il giro in sicurezza attorno al parco e al laghetto) è stato realizzato. Sono stati realizzati altri piccoli interventi con l’agricoltore e nella azienda agricola, ma poi abbastanza in fretta il loro interesse si è spento.  
Hanno continuato a seguire dei corsi di italiano, di educazione civica e di inglese.
Continuano ad andare tutti i venerdì a Udine per i loro incontri di preghiera.

Organizzati degli incontri multietnici, (cena, incontri di vario tipo con gruppi diversi) che sono stati abbastanza interessanti.
Il grosso problema è sempre stato quello della comunicazione: non parlano quasi l’italiano e pochissimi parlano un inglese scolastico, nessuno il francese.
La comunicazione in questi casi diventa quasi impossibile.  Ci si salva sempre con la torta portata dalla Casa ed il te che offrono loro!
Attualmente tutti hanno ricevuto i loro documenti e dovrebbero lasciare la struttura per far posto ad un altro gruppo. Il gruppo dopo un certo periodo si rinnova con nuovi arrivati.  

La casa ha ospitato anche altre persone in difficoltà, ed in particolare due africani usciti dal carcere.
Sono stati accolti da noi. Uno, qualche mese fa ha potuto ottenere i documenti ed è partito per Roma, dove aveva avuto modo di incontrare una persona e di convolare a nozze!
Per l’altro, un povero ragazzo, molto simile agli ospiti, la situazione era molto più complessa, a nulla sono serviti i tentativi di Don Sergio prima e quelli di Don Luigi in seguito, per permettergli di ottenere il permesso di soggiorno come profugo o permesso di soggiorno umanitario, purtroppo la legge ha fatto il suo corso e ha ricevuto il foglio di via.

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