Ucraina – “Diari del Cammino di Santiago” di Don Egidio Montanari
“6 luglio 2011- Mercoledì
Aeroporto di Orio Al Serio
Scrivo questo messaggio con il telefonino, mentre aspetto l’aereo per Barcellona: “Oggi inizio il pellegrinaggio a piedi per Santiago De Compostela (750 km). Cammino con gli amici coi quali ho percorso un tratto di vita. Ciao.
D. Egidio”.
Inizia così “Diari del cammino di Santiago” un agile volumetto di 109 pagine dove l’autore, Don Egidio Montanari, religioso del “Centro Divina Provvidenza -Opera Don Orione- di L’viv, in Ucraina, descrive con stile narrativo-riflessivo la bella esperienza vissuta durante il cammino, o meglio, i cammini verso la tomba dell’Apostolo Giacomo (Señor Santiago).
Il libro infatti racconta il primo pellegrinaggio, a piedi, lungo il “Cammino Francese (da Pamplona a Santiago De Compostela, 750 chilometri) effettuato dal 6 luglio al 3 agosto del 2011 e il secondo pellegrinaggio, sempre a piedi, lungo il “Cammino del Nord” (da Santander a Santiago de Compostela, 565 chilometri) effettuato dall’8 luglio al 1° agosto del 2015.
Giorno per giorno Don Egidio riporta la cronaca di quanto accaduto, visto, sperimentato, scavando nella memoria, non solo per ricordare persone, luoghi, tragitti, difficoltà ma anche stati d’animo, emozioni, riflessioni scaturite guardando il cielo stellato, fissando gli occhi sull’ oceano a “Finisterre”, contemplando la tomba dell’apostolo Giacomo, passando il “Portico della Gloria” o …”camminando da solo perché gli abituali compagni di viaggio erano partiti prima”.
Leggendo per esempio pagina 92:
“30 LUGLIO 2015 – Giovedì
Ventunesimo giorno. Da Sobrado Dos Monxes ad Arzua – 22 km.
Parto alle 6,30 un po’ più tardi del solito perché la tappa oggi è corta… siamo sul “Camino Francès”. Perdo però i mie amici che non so per qual motivo partono prima. Cammino praticamente solo tutta la mattinata. Ne approfitto per fare il punto della situazione mettendo un po’ di ordine nelle riflessioni che hanno riempito questi giorni, la strada, la mente, il cuore, il ragionamento e le emozioni. Il vero viaggio è quello interiore, è quello che porta verso se stessi… Come sempre mi accompagnano le parole del “pellegrino” Ignazio di Loyola: “Fai ogni cosa come se tutto dipendesse da te. Sapendo che poi in realtà tutto dipende da Dio”. Il panorama è quello della Galizia, tanto verde, tanta campagna. Tutto però un po’ rattristato dal cielo basso, nuvoloso e cupo”.
Il libro è “un regalo per gli amici” come recita la dedica.
Leggendolo infatti, a più riprese, spuntano qua e là, tra i compagni di viaggio, le distese di grano, le stelle cadenti o le pietre secolari, i nomi di alcuni amici dell’Italia, di Voghera, dell’Ucraina e della Congregazione.
Il racconto accattivante e a volte coinvolgente dei “due cammini” si conclude sempre con un invito a superare il contingente per arrivare all’essenziale: “…Prego. Lascio scorrere i pensieri e le emozioni. Mi vengono in mente tante cose. Una frase letta su un muro a Pavia: “Senza la bellezza avremmo bisogno di troppe spiegazioni”. Qui di fronte a quest’immensità non c’è nulla da spiegare, né da capire, bastano gli occhi colmi di una indescrivibile bellezza per percepire l’essenziale” (pp. 103-104).
L’ esperienza unica vissuta da “pellegrino” sprona non solo lo scrittore, ma ciascuno di noi, dopo giorni di fatica, riflessione, preghiera e silenzi ad andare oltre, ad osare, ad andare più in là, nonostante ostacoli insormontabili… “verso nuovi mondi… come un invito ad osare e ad andare lontano, con lo sguardo fisso ad orizzonti sempre più ampi” (pg. 44).
Il fine dei due cammini effettuati, come il fine del libro lo possiamo scorgere negli ultimi capoversi dei “Diari del Cammino di Santiago”, mentre Don Egidio contempla il “Portico della Gloria”: “…Da L’viv a Santiago un immenso e straordinario arcobaleno di civiltà, di vita, di fede, unificato da un’unica luce, come quella del sole di ieri o della Via Lattea dell’altra mattina. Tutto è simbolicamente concentrato e significato dalle pietre di questa basilica, visitata da persone di ogni condizione, credenti e non credenti, provenienti da ogni angolo della terra, costruita nel “finisterre”, dove finisce e ricomincia un mondo, dove il mondo può ritrovare una strada per raggiungere il suo fine”… Non si può stare fermi. Si torna a casa, dalla parte opposta, ad Oriente, stringendo il mondo in un unico grande abbraccio… La gloria che emana da questo portico e dal sepolcro dell’Apostolo trasfigurerà anche il nostro cammino”.
Il libro può essere richiesto direttamente all’autore prenotandolo via e-mail ([email protected]) o scrivendo: Don Egidio Montanari, Centro Divina Provvidenza, Via Linkol’na, 12 – 79068 L’viv/Leopoli, Ucraina.
Eventuali proventi saranno devoluti per le necessità del Centro Don Orione di L’viv.