Grest – Estate ragazzi – Orest
Chiamateli come volete, siglateli a vostro piacimento, ma l’esperienza che ormai molti oratori hanno iniziato è un’occasione fra le più belle e profonde che un educatore può vivere.
Don Alessandro Digangi ce lo dice da prete, ma anche da educatore che si accorge di arrivare stanco morto la sera, ma fortemente ricaricato e pieno di vita.
L’esperienza dell’oratorio estivo permette davvero uno sguardo a 360 gradi sull’educazione. Un’educazione che ha diverse caratteristiche:
SOCIALE: i genitori di fatto hanno necessità che i loro figli vengano “accuditi” da qualcuno alla fine della scuola. L’oratorio può essere quel luogo sicuro e nello stesso tempo educativo che sostituisce l’opera sociale che comuni ed agenzie educative varie dovrebbero proporre sul loro territorio.
INTEGRALE: i ragazzi che vi partecipano sono svegli e carichi, pronti ad accogliere tutto quello che viene preparato per loro. La proposta educativa, inoltre, parte dal gioco per spostarsi sul ballo, dunque l’educazione del corpo, il teatro ovvero educazione agli affetti ed emozioni, alla riflessione, alla preghiera, al vivere insieme.
CREATIVA: Temi importanti sono presentati attraverso una storia che permette di coinvolgere i ragazzi in prima persona ma anche di trasmettere il messaggio in maniera immediata ed adatta alla loro età, soprattutto senza annoiarli. Durante l’anno, pensiamo soprattutto al catechismo, tutto questo è più difficile.
FORMATIVA: pensiamo alle innumerevoli schiere di adolescenti che si mettono a servizio per rendere questa esperienza bella per loro e per i ragazzi. Per il don o il responsabile d’oratorio, il rapporto privilegiato che durante le settimane si viene a creare con questi adolescenti è intesa educativa capace di creare le basi per il futuro dell’oratorio stesso e per la crescita umana dei giovani animatori.
SPIRITUALE: intendendo con questa accezione la capacità di cogliere in tutto il lavoro che si svolge quel germe divino che fa andare a casa tutti stanchi, arrabbiati a volte per alcune incomprensioni, ma comunque pronti il giorno dopo a dare il massimo e farlo al meglio.