Albania – Bardhaj, notizie di inizio 2016
Pubblichiamo le notizie inviateci da Don Rolando, don Dorian e don Giuseppe Testa sulla nostra missione in Albania a Bardhaj.
Carissimi confratelli, amici e benefattori vicini e lontani,
Eccoci al nostro rendiconto periodico sulle attività della missione di Bardhaj, nel nord Albania. Sono stati dei mesi molto intensi e ricchi di attività. Per l’anno della Misericordia ci siamo proposti un lavoro di formazione più intenso sul tema del perdono e della riconciliazione per le famiglie che sono in vendetta, ma soprattutto per cercare di dare avvio ad una mentalità nuova che crei una opinione diversa sul tema della vendetta di sangue, allora Don Dorian ha invitato Elona Prroj, una giovane signora evangelista. Dopo che le hanno ucciso il marito innocente, per una vendetta di sangue, ha fondato un gruppo che si dedica all’aiuto delle famiglie in vendetta e alla riconciliazione. Ha dato la sua testimonianza davanti a tutta l’assemblea il 31 gennaio, lasciando un messaggio positivo a tutte le nostre famiglie, dimostrando che con l’aiuto del Signore si può perdonare e impostare la vita sui valori del vangelo e non sull’odio che cerca altro sangue.
Noi in questo momento non abbiamo molte situazioni di vendetta, ma la mentalità della nostra gente è ancora legata al “Kanun Dukagjin” questa serie di regole arcaiche che prevedono in caso di omicidio, la chiusura del klan avversario in casa e il diritto dei parenti dell’ucciso di prendere il sangue di uno dei parenti dell’uccisore, anche se totalmente estraneo al fatto avvenuto e anche se l’omicida, arrestato dalla polizia, è stato condannato e si trova in carcere. Per dare continuità a questo messaggio, Don Dorian ha organizzato una serie di incontri, dei nostri giovani, del consiglio pastorale, del gruppo amici di Don Orione, dei professori e alcuni politici locali, con Padre Gianfranco Testa, dei missionari della Consolata con oltre 30 anni di esperienza missionaria in America latina, Nicaragua e Guatemala dove le vendette erano all’ordine del giorno. Ora è annunciatore del bene del Perdono. Lui è di Bra, e tiene delle lezioni anche all’università di Torino e in gruppi sociali e di famiglie perché afferma di “Perdono e Riconciliazione c’è bisogno ovunque a livello personale, famigliare e sociale”. Siamo arrivati a lui grazie alla comunità Papa Giovanni XXIII, che con il gruppo “operazione Colomba” da tempo opera con le famiglie in vendetta. Con l’aiuto del Signore e il sostegno della vostra preghiera speriamo di lasciare una traccia profonda nel cuore della nostra comunità.
L’inverno quest’anno è stato mite e anche secco, poche piogge e poca neve sui monti, speriamo di non dover pentircene in estate. La settimana di preghiera per l’unità dei cristiani l’abbiamo vissuta non solo con la testimonianza della signora Prroj evangelista, ma anche con l’incontro con padre Nicola Petani, l’unico sacerdote ortodosso di Scutari.
Il 18 gennaio abbiamo potuto realizzare l’impianto di illuminazione del campo da calcetto, grazie al contributo della parrocchia Madonna Immacolata di Portici ed il 22 l’abbiamo inaugurato con una partita in notturna. Il 23 a Rreshen, cittadina della Mirdita, abbiamo partecipato alla chiusura a livello nazionale dell’anno della vita religiosa e lucrato l’indulgenza dell’anno del giubileo della misericordia. A fine mese il seminario ha mandato in esperienza da noi il giovane Neritan Aslanaj, di Berat, per una verifica della sua vocazione. E’ stato con noi 10 giorni, ed è rimasto molto contento della esperienza di vita comunitaria fatta. Preghiamo perché il Signore doni anche a noi vocazioni alla vita religiosa e sacerdotale nella nostra congregazione.
Il 2 e 3 febbraio festa della Candelora e di s. Biagio abbiamo avuto una grande presenza di fedeli nelle celebrazioni per la benedizione delle candele e della gola. Il giorno 8 febbraio sono arrivati a Bardhaj i confratelli di Elbasan per l’incontro comunitario sulla scheda di formazione sull’anno della misericordia. E’ sempre una gioia incontrarci insieme ed abbiamo pianificato anche la nostra partecipazione alla GMG di Cracovia a fine luglio. Gli ultimi giorni di carnevale, che qui non hanno grande importanza, ha piovuto e quelle poche attività che avevano pensato non sono state realizzate causa brutto tempo. Il 10 è iniziata la quaresima, abbiamo organizzato le celebrazioni del mercoledì delle ceneri in tutte le chiese e c’è stata una grande partecipazione di fedeli ovunque. Anche la via crucis, ogni venerdì di quaresima, è una devozione molto sentita. Il 20 febbraio si è ricordato il XXV anniversario dell’abbattimento della grande statua di Enver Oxha, avvenuto a Tirana, e che ha segnato anche fisicamente la caduta del regime comunista. Sono stati fatti molti passi in avanti da quel giorno, verso la libertà e la democrazia, ma ce ne sono ancora molti da fare. Domenica 21 e 28 febbraio a Bardhaj c’è stata la festa degli anziani e dei malati, una iniziativa che ha raccolto molti consensi, in molti hanno partecipato alla s. Messa ed hanno ricevuto l’unzione degli infermi, poi la festa si è conclusa con un bel cocktail nel salone parrocchiale servito dai giovani volontari della parrocchia.
Il 6 marzo, abbiamo celebrato la giornata del Seminario nel ricordo del 70° anniversario della fucilazione del primo gruppo di martiri, tra i quali c’era anche un seminarista, Mark Çuni. Dalle notizie che sono arrivate dal vaticano, si pensa che entro l’anno verrà firmato il decreto di beatificazione per 38 martiri albanesi uccisi durante il regime comunista in odio alla fede, sarà una grande festa perché dopo la canonizzazione di Madre Teresa che sarà il 4 settembre, avremo questo altro grande onore ed esempio davanti agli occhi, da seguire. Il 7 marzo siamo scesi ad Elbasan per l’incontro comunitario con i confratelli, e li abbiamo trovato anche Don Felice, consigliere alle missioni venuto a trovarci per consegnare ufficialmente ad ogni confratello il documento ufficiale del Capitolo provinciale svolto a Montebello nel novembre scorso. La sera è salito con coi fino a Bardhaj ed è rimasto alcuni giorni con noi visitando le varie realtà e attività della missione. Il 10 sera don Rolando con 4 giovani è partito per Roma per partecipare, domenica 13 marzo, alla professione perpetua di Paulin Preka, il chierico di Bardhaj studente di teologia. I professi sono stati 7, di 6 nazioni diverse e di 4 continenti. Una bella festa, una grande gioia. Sabato 12 si è svolta la tradizionale via Crucis sul monte Tarabosh a cui anno partecipato innumerevoli fedeli e molti nostri giovani. Il 14 in Albania, è stata festa nazionale, la festa della primavera, festa tradizionale di Elbasan che si è diffusa ovunque. Il 16 abbiamo organizzato, nel contesto del marzo orionino, un altro incontro formativo per la comunità e gli amici, con padre Gianfranco Testa, sul valore sociale della riconciliazione. Molto bello, interessante e partecipato. Il 19 abbiamo festeggiato i nostri 3 Giuseppe. Don Testa nella comunità di Bardhaj, don Bisceglia e Don De Guglielmo in quella di Elbasan. Il 20 con la domenica delle Palme è iniziata la settimana santa caratterizzata dal grande numero di fedeli che hanno chiesto di confessarsi. Il 22 marzo c’è stata la festa Di Sultan Nevrusi, festa nazionale dei Bektashin, una delle 4 fedi riconosciute dal governo albanese, è una setta mussulmana sunnita, dervishi, di orientamento spirituale e con molti elementi presi dal cristianesimo e all’inizio della primavera ricordano un sultano Nevrusi diffusore di questa visione e richiamandosi al rinnovamento della natura, predicano una rinascita spirituale che rinnova l’uomo nel bene. Il venerdì santo al mattino abbiamo organizzato la via Crucis dalla chiesa di Bardhaj a quella di Bardhanjor con la partecipazione di tanti ragazzi e fedeli. Alle prime 5 stazioni è stato presente anche il vescovo mons. Angelo Massafra.
Il sabato mattino in tutti i villaggi abbiamo benedetto i cibi, una tradizione propria dell’Albania a cui partecipano tantissime persone, cuociono dei dolci particolari, colorano uova e altri segni pasquali e li fanno benedire, poi li consumano il giorno di Pasqua. Nella notte abbiamo fatto due veglie pasquali, una a Oblike e una a Bardhaj con la partecipazione di molte persone, poi il giorno dopo 27, nonostante il cambio di orario che ha un po’ frastornato tutti, c’è stato un massiccio afflusso di fedeli alla santa Messa. Il lunedì di Pasqua Don Rolando ha celebrato un matrimonio a Shiroka, Don Dorian ha organizzato Pasquetta con tutti gli animatori e quelli che durante la settimana santa avevano collaborato alla realizzazione delle liturgie. Quasi 100 giovani!
Il martedì 29, 3° martedì in preparazione alla festa di s. Antonio, altri numerosi fedeli son venuti per le confessioni e la celebrazione. Ma la festa è continuata per don Dorian nel suo 40° compleanno. Il cocktail e le torte sono stati abbondanti, anche la sorella Diana presente con tutta la famiglia ha festeggiato il compleanno. Il mese di marzo è terminato con due giorni caldi quasi estivi e con tutti gli alberi in fiore e germogliati: speriamo in un raccolto abbondante. Con l’arrivo del bel tempo anche la presenza giornaliera dei ragazzi all’oratorio è aumentato in maniera considerevole soprattutto nel fine settimana; venerdì, sabato e domenica giorni in cui ci sono gli incontri di catechismo.
Auguriamo a tutti ogni bene e benedizione dal Signore. Sosteneteci con la vostra preghiera e con i vostri aiuti. La crisi economica che non si è mai allontanata dall’Albania ha messo in grave difficoltà molte famiglie ogni piccolo aiuto verrà trasformato in un’opera di misericordia: dar da mangiare agli affamati, vestire gli ignudi, curare i malati, permettere di istruirsi e studiare a chi vorrebbe e non può a causa della povertà. Non stancatevi di fare il bene.