Indicatori demografici ISTAT
Cosa sono gli indici demografici?
Gli indici demografici, detti anche indicatori demografici, sono dei dati che permettono di conoscere alcuni fenomeni relativi alla popolazione di una certa zona geografica.
Quali sono i principali indicatori demografici?
I principali indicatori demografici sono: il tasso di natalità, il tasso di mortalità, il saldo naturale, la crescita naturale, la speranza di vita alla nascita, la fecondità media, il saldo migratorio, il saldo della popolazione.
Il tasso di natalità indica il numero di bambini nati vivi in un anno ogni 1.000 abitanti.
Esso viene calcolato con riferimento alla popolazione media dell’anno determinata sommando la popolazione all’inizio del periodo con la popolazione alla fine del periodo e dividendo il risultato per due.
Il tasso di mortalità indica il numero di persone morte in un anno ogni 1.000 abitanti.
Esso viene calcolato con riferimento alla popolazione media dell’anno determinata sommando la popolazione all’inizio del periodo con la popolazione alla fine del periodo e dividendo il risultato per due.
Il saldo naturale indica la differenza tra il numero dei nati vivi e quello dei morti in una certa area in un determinato periodo di tempo.
La crescita naturale è la differenza tra il tasso di natalità e il tasso di mortalità riferiti ad una determinata area e ad un certo lasso di tempo.
La speranza di vita alla nascita indica il numero di anni che mediamente un individuo di un certo paese ha davanti a sé al momento della nascita a condizione che non si verifichino sensibili variazioni delle condizioni economiche e sociali del paese.
La fecondità media indica il numero di figli che, in media, hanno le donne in età fertile, cioè le donne di età compresa tra i 15 e i 50 anni. Questo indice permette di conoscere il futuro demografico di un paese.
Un indice di fecondità media inferiore a 2,1 indica che la popolazione totale non cresce in quanto non vi è ricambio generazionale. In altre parole se una donna ha 2 figli questi sostituiranno i genitori quando questi moriranno e dunque la popolazione rimane costante. Solo se l’indicatore è superiore c’è una crescita della popolazione.
Per saldo migratorio si intende la differenza tra il numero degli stranieri che si sono stabiliti in un paese e il numero dei cittadini di quel paese che sono emigrati all’estero in un certo arco di tempo.
Il saldo della popolazione è dato dalla somma del saldo naturale e del saldo migratorio. Esso indica l’andamento demografico di una popolazione, cioè la sua crescita o la sua diminuzione complessiva in una certa area e in un certo periodo per effetto delle nascite, delle morti e dei flussi migratori.
Pubblichiamo QUI, l’articolo diffuso dall’ISTAT con le stime degli indicatori demografici per l’anno 2015. Il documento ci da un’importante punto di vista, dati alla mano, di qual è il trend del nostro paese, regione per regione.