Chiusura dell’anno della Vita Consacrata
Il sacerdote orionino Don Sesto Falchetti, rettore del Santuario di Monte Spineto (AL), e delegato vescovile per la vita religiosa della Diocesi di Tortona, ci propone una riflessione sulla conclusione di questo Anno della Vita Consacrata indetto da Papa Francesco.
Un “tempo di grazia” per la vita consacrata e per la Chiesa, un’occasione per riconoscere “luci e ombre” della nostra scelta religiosa. Questo ci è sembrato il lavoro che dovevamo intraprendere quando Papa Francesco ci ha invitati a pregare, riflettere e vivere l’anno della Vita Consacrata.
Ci siamo dati da fare per stilare un calendario di incontri, di preghiere e di eventi che potessero aiutarci a vivere bene questo periodo che ci veniva offerto.
L’anno della vita consacrata era stato preannunciato lo scorso 29 novembre 2013 da Papa Francesco in persona, in occasione di un incontro con 120 superiori generali di istituti maschili.
Nella nostra Diocesi è stato aperto il 30 novembre 2014 alle ore 20.30 con una solenne celebrazione al Santuario della Madonna della Guardia presieduta dal Vescovo di Tortona Mons. Martino Canessa.
Eravamo coscienti che esso non riguardava soltanto le persone consacrate ma l’intera comunità cristiana, ed il nostro desiderio era che questa opportunità costituisse una propizia occasione di rinnovamento e di verifica sia per i singoli Istituti così come per le diverse realtà locali.
Il segno che avremmo saputo cogliere la grazia in esso contenuta doveva essere la crescita della comunione e della corresponsabilità nella missione affidataci dai rispettivi fondatori: “Portare Cristo al popolo ed il popolo alla chiesa di Cristo”.
Questo è sempre il nostro augurio rivolto a chi comincia un cammino e con questo auspicio rinnoviamo oggi la profonda stima e gratitudine a tutte le persone consacrate, sentinelle vigili che tengono accesa la memoria di Cristo nelle notti fredde e oscure del tempo, splendida ricchezza di maternità e di paternità spirituali, che rendono visibile e desiderabile la bellezza di appartenere totalmente a Cristo e alla sua Chiesa.
Siamo quasi giunti al termine
Tiriamo le somme.
Oggi, martedì 2 febbraio, come da calendario, ci ritroveremo, Religiose e Religiosi, a concludere questo impegno non perché vi si metta una pietra sopra e basta ma per continuare, con rinnovata forza, il compito che ciascuno di noi.
Vissuto nel contesto del 50° anniversario del Concilio Ecumenico Vaticano II termina in pieno svolgimento dell’Anno Santo Straordinario della Misericordia di Dio verso l’uomo e la sua fragilità… Avremo così anche noi l’occasione di vivere il nostro giubileo.
L’anno che ci apprestiamo a concludere è stato veramente un momento di grazia per noi singolarmente per le nostre comunità e, ne siamo certi anche per la chiesa.
Abbiamo sentito la presenza dello Spirito Santo che ci ha portato a vivere anche le debolezze e le infedeltà come esperienza della misericordia e dell’amore di Dio.
Il programma lo abbiamo portato a termine quasi con puntigliosa precisione … Abbiamo dovuto rinunciare per forza maggiore ad un incontro formativo ma questo non ha cancellato il nostro impegno di consacrati anzi ci ha fatto capire che è necessario camminare a piccoli passi, in umiltà e senza troppo grandi pretese.
Nella vita ed in particolar modo nella vita consacrata ci sono luci ed ombre. E riconoscere questo mi sembra un esercizio di lucidità e di coraggio. Luci e ombre come in tutte le realtà, sociali ed ecclesiali.
Per una felice coincidenza, in questo anno è giunto a compimento anche il cammino che ha visto la Chiesa che è in Italia riunita nel 5° Convegno ecclesiale nazionale, celebratosi a Firenze dal 9 al 13 novembre 2015 sul tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”. Vi abbiamo partecipato con una rappresentanza riportandone frutti abbondanti.
Siamo giunti al termine.
Ed in occasione del 2 febbraio 2016, giorno nel quale tutte le religiose e religiosi vedono nella Presentazione di Gesù al Tempio la loro consacrazione a Dio facciamo, come da programma, la nostra liturgia di chiusura ufficiale e vogliamo invitare tutti ad innalzare il nostro “Grazie” a Dio ed a chi ci ha aiutati a vivere la gioia di consacrati.
L’appuntamento è in Duomo, alle ore 17,00 Sua Eccellenza Mons. Vittorio Viola, Vescovo di Tortona presiederà la celebrazione nella quale avremo un pensiero particolare per tutti quei Religiosi e religiose che ricordano il 25° – 50° e 60° di professione religiosa.
È un invito ai nostri confratelli nel sacerdozio, ai Parroci con i quali sovente condividiamo le gioie, ai fedeli tutti con i quali camminiamo fianco a fianco di unirsi a noi nel rendimento di grazie e perché con la loro presenza siano di stimolo a continuare ad essere luce e sale della terra.