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Chirignago – Dalla cura al prendersi cura, formazione volontari

Chirignago – Dalla cura al prendersi cura, formazione volontari

“Dalla cura al …prendersi cura”. Questo il tema del corso di formazione volontari di martedì 16 febbraio.
La sala polivalente si è trasformata in cinema per la visione del film “Si può fare”, una pellicola del 2008 che vede protagonista Claudio Bisio nei panni di un sindacalista posto a capo di una cooperativa di disabili nata a seguito della chiusura dei manicomi con la L.180.

L’introduzione è stata affidata al dott. Angelo Righetti che, oltre ad essere il direttore sanitario del Centro Don Orione di Chirignago, è stato anche uno degli ispiratori e sceneggiatori del film.
La storia è infatti stata creata unendo fatti realmente accaduti in diverse strutture d’Italia, con un unico filo conduttore, che è il progetto innovativo e controcorrente di creare opere capaci di includere tutti, per migliorare la vita di ogni individuo.
Purtroppo dopo la chiusura dei manicomi sono state create strutture con un nome diverso ma che nella sostanza continuano a gestire i disabili non come persone ma come fonti di guadagno, con l’obiettivo di sedarli e renderli innocui anziché aiutarli nello sviluppo delle loro potenzialità.
Il dott. Righetti ha sempre proposto un’ottica diversa, asserendo che il fondamento dei diritti positivi si basa sul diritto di occuparsi degli altri senza finalità di lucro o potere, altrimenti si trasforma in sopraffazione. Le persone disabili passano da oggetti di sfruttamento economico a soggetti produttivi.
Ecco che diventa quindi essenziale per la persona con disabilità mantenere vivi i contatti con la comunità, stabilire relazioni, veder riconosciuto il loro diritto di aiutare gli altri.
Semplici atti di inclusione sociale che passando per il recupero di affettività, bellezza, dignità, vanno a creare collegamenti che migliorano la situazione stessa del paziente.
Il dott. Righetti ha riportato come esempio una situazione da lui vissuta; la creazione all’interno di un istituto di un salone di bellezza. Le disabili, affidate alle cure di rinomati parrucchieri ed estetiste, hanno inspiegabilmente risolto i loro cronici problemi di incontinenza, dimostrando il forte legame che c’è tra inclusione sociale e miglioramento della condizione psicofisica del soggetto.
Nel film si vede come la creazione di una vera cooperativa, in cui i disabili siano “soci” a tutti gli effetti, abbia ridato loro la dignità di persone, lo stimolo ad esprimere le loro capacità, a prendere decisioni insieme, a svolgere un lavoro non più “socialmente utile” (e quindi realmente inutile) ma un lavoro vero e adeguatamente retribuito, con la possibilità di scegliere ed acquistare da soli le cose di cui necessitano.
Nella cooperazione hanno imparato ad aiutarsi e motivarsi vicendevolmente, con lo sguardo rivolto ad un obiettivo comune.
Semplici gesti di una quotidianità che troppo spesso viene negata e che si rivela invece importante e necessaria nell’ottica di una società in cui ognuno ha il suo ruolo, in cui tutti siamo importanti.
Un film che scuote le coscienze, che mostra senza filtri una realtà scomoda ma che non si può ignorare, un esempio per tutte le realtà che si occupano di disabilità e disagio sociale.
Un diverso approccio che già si applica nel Centro Don Orione di Chirignago, dove non c’è abuso di farmaci, dove i ragazzi vengono impegnati in diverse attività lavorative a seconda delle loro attitudini (laboratori, azienda agricola, ecc), dove vengono organizzati continui eventi (gite, passeggiate, feste, spettacoli, ecc) coinvolgendo volontari, associazioni  e comunità locale, sviluppando una rete di contatti e relazioni in cui i protagonisti sono i ragazzi stessi, qui considerati “i padroni di casa”.
Una serata che ha consolidato e rafforzato la motivazione al servizio che già contraddistingue il gruppo di volontari, sempre più uniti e formati grazie a questo percorso che purtroppo sta volgendo al termine.
Il prossimo incontro, martedì 8 marzo, sarà infatti l’ultimo e quindi particolarmente importante, perché si trarranno le conclusioni su tutto il lavoro svolto.
Da non perdere!

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