Ucraina – Aperta la “porta della misericordia e dell’incontro” a L’viv
Nell’eparchia (la diocesi) di L’viv sono due le “Porte Sante” ufficiali aperte ai fedeli per poter ottenere l’Indulgenza plenaria durante questo Anno Santo Straordinario della Misericordia. La prima si trova nella cattedrale Greco-cattolica di San Giorgio; la seconda nella chiesa parrocchiale di Stradch, un paesino a pochi chilometri da L’viv sede di un santuario nel cui cimitero sono sepolti alcuni “Martiri della fede” uccisi durante il regime sovietico.
Anche nella parrocchia orionina di L’viv si è voluto porre un segno “ufficiale” ripetendo il gesto compiuto a Roma da Papa Francesco. E’ così stata aperta la “Porta della Misericordia e dell’Incontro” nella Parrocchia della Divina Provvidenza, per far comprendere alla gente che la misericordia del Signore è presente, abbraccia e vuole incontrare anche questa “dimenticata periferia”. Domenica 13 dicembre alla fine di tutte le quattro Divine Liturgie è stato compiuto il gesto simbolico di apertura della porta e ingresso nella chiesa da parte dei fedeli presenti. Entrando in chiesa i fedeli hanno trovato il cartellone che richiama l’impegno mensile: “Vestire gli ignudi”, primo passo per far rivivere le 7 opere di misericordia corporali e spirituali. Ricevuta l’unzione con l’olio benedetto tutti sono stati invitati a portare un segno di pace e di misericordia all’interno della famiglia, del quartiere, del luogo di lavoro, di incontro…
Questo gesto di apertura della “Porta della Misericordia e dell’Incontro” si ripeterà, con differenti modalità, ogni mese in alcuni luoghi di ritrovo o aggregazione del quartiere, ove la gente si incontra quotidianamente (la scuola, l’ospedale, il mercato, la farmacia, la pizzeria, il parco giochi…).
“Dio viene a salvarci, e non trova miglior maniera per farlo che camminare con noi, fare la vita nostra…”. Sono queste parole di Papa Francesco, pronunciate a braccio all’ostello della Caritas di Roma, quando ha aperto la “Porta Santa della Carità”, che hanno ispirato la scelta di “apertura” della misericordia di Dio all’interno di tutto il quartiere di L’viv. “Nessuno deve essere escluso. Tutte le strade devono essere battute, vogliamo incontrare tutte le categorie di persone e bussare a tutte le porte delle circa 9000 famiglie che popolano il nostro quartiere”.
Gesù indica il metodo, sempre con le Parole di Papa Francesco, per centrare l’obiettivo e raggiungere, per quanto sarà possibile, tutti: “…E’ la strada dell’umiltà. E i più poveri, gli ammalati, i carcerati – Gesù dice di più – i più peccatori, se si pentono, ci precederanno nel Cielo. Loro hanno la chiave. Colui che fa la carità è colui che si lascia abbracciare dalla misericordia del Signore”.
E’ la strada che si vuole percorrere anche a L’viv, con i fedeli e non. Un’occasione a “portata di…porta” per dare volto e cuore alla Provvidenza di Dio e alla maternità della Chiesa. La carezza di Dio Padre, la sua misericordia, il suo perdono, si realizzano quando ci avviciniamo a quelli che soffrono, a quelli scartati della società perché lì c’è Gesù.