Tortona – Festa della Madonna della Guardia
Il ritornello del salmo responsoriale: “Grandi cose ha operato il Signore nella Vergine Maria” è il riassunto di questa festa della Madonna della Guardia che la Chiesa “di Marziano” e la Congregazione orionina hanno celebrato. Ad onorare la festa la presenza del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia che ha presieduto il solenne pontificale dell’Apparizione. La Festa è stata preceduta da un novenario predicato dal vescovo di Vigevano, mons. Maurizio Gervasoni, sulla figura di Maria nei vangeli. Alla sera della vigilia, durante la Messa che precede il tradizionale caffè di Don Orione, il nostro vescovo mons. Vittorio Viola ha subito scaldato i cuori dei fedeli: “Don Orione direbbe sentire la Madonna. E anche noi, vorremo avere il cuore dei piccoli per sentire la sua presenza, la presenza del Figlio suo”. Il giorno della festa i fedeli hanno “gremito” la Basilica nelle numerose celebrazioni eucaristiche. Le riflessioni offerte in ogni messa sono state tutte “granelli d’incenso” saliti a Dio in soave profumo, attraverso l’intercessione della Vergine Maria e di San Luigi Orione.
Al mattino il superiore generale don Flavio Peloso ha presieduto la messa dei “giubilei sacerdotali e religiosi”. Alle ore 10.30, il Pontificale presieduto dal card. Bassetti che nell’omelia ha implorato la protezione della Madonna della Guardia sulla Chiesa di Tortona e su queste terre che hanno sperimentato nei secoli, attraverso la vita e l’opera di grandi santi, tra cui don Orione, l’amore e la misericordia del Signore.
Nel pomeriggio la Santa Messa del direttore provinciale don Aurelio Fusi, nella cui riflessione ha chiesto al Signore di “avere il cuore del nostro don Orione per poter parlare di Maria”. Al termine ha implorato a Maria di “accompagnaci oggi e sempre perché possiamo ricordarci di questo dono grande che abbiamo riconosciuto: essere tabernacoli viventi del Figlio Gesù”.
Il vescovo Viola, alle ore 17, è salito all’altare per la celebrazione e nell’omelia ha invitato i fedeli ad unirsi ad una voce sola che ha la potenza di salire al cielo: “Madre di Dio e Madre nostra”. “Vorremmo ascoltare la tua voce Maria, per andare a tuo Figlio. Ti chiediamo di poter gioire della tua presenza che ci offre la possibilità di incontrare il Figlio tuo, di poter cantare con te il Magnificat per come il Signore continua a guardare la nostra umiltà nel suo amore infinito.”
La lode a Maria si fa preghiera “in movimento” con la solenne processione che ha raggiunto il Duomo e fatto ritorno al Santuario. Al termine, il superiore generale Don Flavio Peloso, ha sottolineato che per il ‘popolo orionino’ Tortona si è convertita oggi nella ‘Città celeste’ nella quale si percepiva in modo tangibile la presenza di Dio e della Madonna. Ha concluso dicendo che gli orionini hanno come proprio ‘sentire la Madonna e con Lei sentire la Chiesa con il Papa Francesco’.
Alle sera ancora due celebrazioni intercalate dai fuochi artificiali. Alle ore 21, presieduta da don Alessandro D’Acunto, direttore della case orionine di Genova che nella riflessione ha sottolineato la figura di Benedetto Pareto, l’umile pastore a cui è apparsa la Madonna sul monte Figogna e la “messa del grazie” alle ore 22.30 presieduta dal rettore don Renzo Vanoi che ha concluso la festa. “Signore tu sai dove seminare il tuo grazie, la tua riconoscenza per tante persone che hanno lavorato per questa festa, ha detto nell’omelia, le consegniamo a te Maria Santissima che porti questo titolo del nostro Santuario perché tu possa guardare nel cuore di ognuno, perché tu possa aiutare la conversione alle cose di Dio per ognuno e don Orione ci sia sempre padre e maestro”.
E con le parole del nostro vescovo Vittorio, proclamate nel Duomo ci affidiamo alla Madonna: “Maria Signora della Guardia, tu ci conosci, fa sentire le nostre preghiere al Figlio Tuo. O Madre, continui a scendere su di noi quella pioggia di grazie che dalla croce del tuo Figlio irradia sul mondo. Amen”.
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